In un’epica rivisitazione di uno spettacolo di strada che nessuno aveva richiesto, ad Alberoro, in Via del Poggio, è andato in scena il “grande trasloco forzato” dell’anno.
Un inquilino è stato sfrattato e, come ogni spettacolo degno di nota, non potevano mancare gli effetti speciali: valigie, coperte e oggetti intimi sparsi come coriandoli su tutta la strada. Un’opera d’arte urbana? Non proprio, ma lo scenario potrebbe tranquillamente essere confuso con l’installazione di un artista contemporaneo particolarmente confuso.
I residenti assistitono allo “show” a metà tra la commedia dell’assurdo e il dramma neorealista, mentre i poveri effetti personali del malcapitato volano in giro come una dichiarazione visiva della precarietà umana. E no, non è un set cinematografico, né una performance teatrale. E’ semplicemente la realtà che supera la fantasia, con un tocco di grottesca indifferenza.
La cosa più sorprendente? Nessuno si degna di chiedere: “Ma davvero c’era bisogno di gettare pure le coperte?”. Certo, i vestiti intimi lungo la strada saranno pure un omaggio alla moda a chilometro zero, ma forse l’inquilino avrebbe preferito tenere per sé quel tocco di “intimità”…
Non possiamo che applaudire con sdegno questa ennesima dimostrazione di grande sensibilità civica e attenzione ai diritti umani. Del resto, in un mondo in cui anche le coperte volano via senza preavviso, chi siamo noi per aspettarci un briciolo di rispetto?
Ah, Via del Poggio, teatro di questa scena imbarazzante, diventerà probabilmente meta di pellegrinaggio per chi ama osservare il degrado dell’umanità.
Ma niente paura, prima o poi le coperte verranno rimosse.
Si spera. Forse.
Aggiornamento:
In queste ore, la roba abbandonata ha fatto tappa nel centro della strada, e pare che qualcuno l’abbia rimossa perché dava fastidio alle auto in transito.
gradirei conoscere l’autore del pezzo.
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