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venerdì, Marzo 7, 2025
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Prevenire la legionella: le raccomandazioni dell’Asl Toscana Sud Est

L'Asl Toscana Sud Est fornisce indicazioni pratiche per ridurre il rischio di infezione da legionella, con raccomandazioni che puntano sulla manutenzione degli impianti idrici e l'attenzione alle temperature dell'acqua

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L’Asl Toscana Sud Est sottolinea l’importanza della prevenzione contro la legionellosi, un’infezione batterica causata dal batterio legionella, diffuso nell’ambiente e capace di contaminare impianti idrici privati e pubblici. Sebbene non si trasmetta da persona a persona né agli animali, è fondamentale adottare alcune misure preventive per evitare il contatto con il batterio.

Cos’è la legionellosi?

La legionellosi è un’infezione che può manifestarsi in due forme principali:

  1. Malattia del Legionario, che presenta sintomi gravi come polmonite;
  2. Febbre di Pontiac, una forma più leggera, simile a un’influenza.

La forma più severa si riscontra soprattutto in soggetti con patologie croniche, immunodepressi, fumatori o forti consumatori di alcol. La legionella entra nell’organismo attraverso l’inalazione di aerosol contaminati, ma non si contrae bevendo acqua.

Raccomandazioni per prevenire la legionellosi

Secondo il dottor Nicola Vigiani, Direttore dell’Area Dipartimentale Igiene Pubblica e Nutrizione dell’Asl Toscana Sud Est, la legionella prolifera in impianti idrici che non ricevono adeguata manutenzione, con acque stagnanti a temperature tra i 20°C e i 55°C. Ecco alcune indicazioni per prevenire il rischio:

  • Controllo delle temperature: mantenere l’acqua fredda sotto i 20°C e quella calda sopra i 60°C. Negli impianti di riscaldamento (es. scaldabagni), è necessario evitare ristagni d’acqua.
  • Manutenzione degli impianti idrici: pulire regolarmente l’impianto e decalcificare almeno una volta all’anno soffioni della doccia e rompigetto dei rubinetti per prevenire incrostazioni.
  • Evitare tubazioni con terminali ciechi: queste sezioni inattive possono causare ristagno d’acqua, favorendo la crescita del batterio.
  • Riapertura di edifici inutilizzati: dopo lunghi periodi di inutilizzo o interruzioni dell’erogazione dell’acqua, far defluire l’acqua dai rubinetti e dalle docce prima di utilizzarli, mantenendo le finestre aperte.
  • Impianti di climatizzazione: controllare periodicamente lo stato di pulizia e cambiare regolarmente i filtri per evitare la proliferazione del batterio.

Non c’è emergenza, ma è necessaria la prevenzione

Vigiani rassicura che non ci sono situazioni di emergenza: nel 2023 sono stati registrati 109 casi di legionellosi in tutta la Asl Toscana Sud Est. Tuttavia, è importante seguire queste semplici precauzioni per ridurre il rischio di esposizione, ricordando che il batterio non si trasmette da persona a persona e non può causare un’epidemia.

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