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L’abbraccio che salva: la “chiave” per uscire indenni da una crisi di coppia quando ancora l’amore c’è!

Un abbraccio può essere la chiave per superare le crisi di coppia e rafforzare il legame d'amore

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Quando si decide di sposarsi, si costruisce un progetto di vita insieme, proprio come si erige un edificio. Si parte con delle fondamenta solide, fatte di amore e passione, e il desiderio di creare una famiglia. Così, mattone dopo mattone, si arriva a realizzare qualcosa di grande: una casa, un rifugio sicuro dove far crescere i figli e costruire ricordi. Ma come ogni costruzione, anche una relazione affronta tempeste, scosse, momenti di cedimento.

In quei momenti di crisi, quando tutto sembra vacillare, la tentazione è quella di allontanarsi, di urlare, di chiudersi. Ma è proprio lì che serve più coraggio! Bisogna avvicinarsi, non allontanarsi! Più si urla, più il cuore si distanzia; più ci si abbraccia, più si trova la via per riavvicinarsi.

Il segreto è semplice, ma potente: abbracciarsi! L’abbraccio ha un potere magico. Può spegnere la rabbia, guarire ferite invisibili e riportare quella complicità che sembrava persa. Personalmente, ho vissuto quasi cinquanta anni di matrimonio con un uomo di 25 anni più grande di me e non è stato sempre facile per noi. Lo rifarei comunque, perché sento proprio che è la mia metà della mela, (magari “bacata”, ma proprio lei! 😂). Eppure, quello che ci ha tenuti uniti è stato il desiderio di mantenere “intatta” la famiglia, cercando la forza di andare avanti, anche quando tutto sembrava difficile.

Certo, ci sono situazioni in cui è giusto allontanarsi, quando c’è violenza o situazioni insopportabili e in cui la frase: “visto e piaciuto”, te lo tieni!” è inaccettabile per la prosecuzione del rapporto. Ma per le piccole crisi, la noia, le incomprensioni quotidiane e caratteriali, “la chiave” è NON permettere che la distanza diventi insormontabile. Cercare di spegnere il fuoco prima che divampi, abbracciarsi, cercarsi, ritrovarsi e parlarsi è il modo per uscirne. Non lasciamo che il tempo, i muri di silenzio, l’acrimonia, o le difficoltà ci separino. Se si vuole… si può! (Se si vuole!).

Sabina Sabrina Crivellari

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Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari, nata a Milano nel 1955, si trasferisce a Melzo nel 1990. Membro del “GAM” dal 1997, partecipa a mostre locali esplorando diverse tecniche artistiche: ritratti a matita, dipinti a olio, sculture in argilla e quadri in resina. Ha fondato una galleria d’arte e una scuola di cake design. Il quotidiano Il Giorno ha descritto via Napoli 37 come “la Montmartre di Melzo”. Attualmente, si dedica principalmente alla scrittura.
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