“La mia recente visita di ieri sera, alla mostra di Andrea Ravo Mattoni, su invito della mia giovane nuora Gerta, amica dell’artista, è stata un’esperienza che ha arricchito la mia anima!Prima di recarmi in Via Giovanni Ventura, 6 a Milano, mi ero documentata “online” su questo artista straordinario, e da subito la visione dei suoi “monumentali murales” avevano catturato il mio interesse. Mi trovavo, attraverso uno schermo, di fronte a opere così immense, da lasciare senza fiato: intere facciate di palazzi alti, ricoperte da riproduzioni di capolavori classici, magistralmente interpretate con il suo inconfondibile stile contemporaneo.
Eppure, mai avrei immaginato che vedere dal vivo la grandezza del suo lavoro sarebbe stato un impatto così potente, un vero e proprio incontro con l’arte a “tutto tondo”.
Andrea, nato a Varese nel 1981, ha iniziato la sua carriera come writer, e da lì ha tracciato un percorso unico che lo ha portato a dialogare con il passato attraverso il presente. Dopo essersi formato all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha iniziato a ridare vita ai grandi maestri della pittura classica, come Caravaggio, usando lo spray su vasti spazi urbani, unendo tradizione e innovazione in una visione che ha travalicato confini geografici e culturali. Da Varese fino al Brasile, la sua arte ha rivestito muri, facciate, piloni, creando un ponte tra epoche lontane e il nostro tempo moderno.
Ma la mostra alla “Boccanera Gallery Milano” mi ha svelato un Andrea ancora più profondo. In quest’esposizione, che esplora il legame tra l’arte e l’intelligenza artificiale, Ravo riesce a trasformare ciò che sembra impalpabile in qualcosa di reale e tangibile. Il suo lavoro parte dai “dataset”digitali dell’IA, un infinito magazzino di immagini, che lui seleziona con la precisione e il gusto di un collezionista. Questo processo mi ha affascinata: Andrea, con la sua sensibilità artistica, riesce a estrarre valore dall’infinità di immagini offerte dalla tecnologia, dando loro nuova vita, portandole nel nostro mondo, sulle nostre strade, sui muri delle nostre città.
Personalmente, come artista, sin dal 1997, ho spaziato in molte tecniche diverse, dalla più classica alla più innovativa. Tuttavia, non posso nemmeno immaginare di affrontare progetti di tale portata: è semplicemente “impossibile” per me, anche solo pensarlo. Mentre so fare quasi tutto, eccetto il taglio del vetro, che mi fa paura, e il mosaico, che mi annoia, pur ammirandolo molto, mai potrei cimentarmi in opere così grandiose! La capacità di Andrea di vedere l’arte su una scala così ampia e di restituirla alla collettività mi ha lasciata sgomenta, come sempre, quando mi è capitato di incrociare, in vie urbane, altri lavori di artisti writer.
Ieri sera, tuttavia, non è stata solo l’arte a colpirmi, ma anche l’uomo dietro le opere. Andrea è una persona empatica, alla mano, lontano “mille miglia” da quegli artisti che si rifugiano dietro una “maschera di vanità”. Ho conosciuto, negli anni, tanti artisti che, senza averne i numeri, ostentavano un atteggiamento “altezzoso”; Andrea, al contrario, si è mostrato come una persona vera,alla mano, ricca di umanità. Credo fermamente che nella vita i “rapporti interpersonali” siano più preziosi di qualsiasi ricchezza materiale, e questa sera ho lasciato la mostra con il cuore felice e sono grata a mia nuora di avermi invitato perché è raro incontrare un’anima così! In verità, un po’ lo sospettavo, perché, lei, è una ragazza che non concede facilmente la sua amicizia e parlandomi di lui…le “brillavano” gli occhi.
Se anche tu, amante della bellezza, vuoi immergerti in questo viaggio straordinario tra arte, tecnologia e umanità, non puoi mancare all’inaugurazione della sua prossima esposizione il 22 ottobre, sempre in Via Giovanni Ventura 6 a Milano nello spazio espositivo “ Boccanera Gallery Milano” dalle 18:00 alle 21:00. Sarà un’occasione unica per vedere come Andrea Ravo Mattoni, continua a creare ponti tra il passato e il futuro, raccontando storie attraverso la pittura, la tecnologia e una visione che sa sempre stupire.
Aggiungo che, personalmente, non vedo l’ora di vedere altri suoi lavori, e invito a recarvi così e lasciarvi incantare, proprio come è successo a me”. S.S.C.