Arezzo: dalle antiche rovine della Cassia Vetus alla difesa di Cicerone e la ribellione contro Napoleone
il gossip di Cesare Fracassi
Scavi lungo la Cassia Vetus rivelano la grandezza di Arezzo, mentre riaffiorano le memorie di Cicerone e della storica ribellione contro Napoleone
LAVORI FERMI SULLA CASSIA VETUS
Era evidente che scavando lungo la vecchia strada consolare si trovasse resti della grandezza di Arezzo ( Historiae IX lib. Tito Livio)
a) Terza città dopo Roma e Pompei
b)Abitanti 100 mila
c)Mura : altezza 14 mt, larghezza 4/5mt
d) produzione terracotte coralline, esportate fino all’India
Inoltre la residenza di Mecenate ad Arezzo era lungo questa via di comunicazione ( Saione) Continua a leggere
La Cassia fu costruita in 3 tappe, prima fino a Chiusi, poi fino a Cortona ed infine fino ad Arezzo si utilizzavano i vecchi tracciati Etruschi che proseguivano dopo, sia in direzione del Casentino per attraversare gli Appennini e scendere poi verso Felsina ( Bologna), o verso il Valdarno, Incisa, Pontassieve, Firenze….. L’opera stradale risale a cavallo tra il III e Ii secolo a. C.
I fiorentini hanno seppellito il vecchio foro, tra il Duomo e il Prato distrutto la zona dei templi e delle vasche di allenamento, per le naumachie, ( piazza San Jacopo), dopo il medioevo hanno raso al suolo tutto quello che poteva avere lo spirito di rivalsa di questa grande città contro di loro, la fortezza medicea contro la stessa popolazione, distrutta la fortificazione ecclesiastica del Pionta, e in ultimo ci han fatto levare la targa della sommmossa della piazzetta “Viva Maria” , Firenze padrona e ladrona, ” Ardateci la Chimera!!!”.
CICERONE E LA DONNA DI AREZZO
Non tutti sanno che l’avvocato Marco Tullio Cicerone difese, in uno dei suoi primi processi, una donna di Arezzo alla quale volevano togliere la cittadinanza romana, e forse proprio le origini di questa lo resero odiato da Silla.
La donna era discedente di una famiglia di fabbricanti di armi, che avevano in precedenza rifornito Mario.Continua a leggere
Già nel 91 a. C. Silla occupando Arezzo da vincitore su Mario, aveva messo a morte, molti componenti di queste famiglie aretine, ma questa donna era riuscita a fuggire e a rifugiarsi a Roma, sotto falso nome, e per 10 anni era passata inosservata alla rappresaglia del dittatore.
Silla, con le riforme dell’ 81 a. C., che avevano rafforzato il senato, si era dato tranquillo ai piaceri, come era sua consuetudine. Gli storici, infatti ci dicono, che non si riusciva a sapere, con quali risorse di denaro, era riuscito ad entrare in senato, anche ai tempi dei romani, il denaro comprava voti e cariche e per Silla la nostra fonte e confermata anche da altre, ci indica, che il dittatore fu finanziato da una ricca prostituta, che tramite ricatti riuscì a far fare carriera al suo protetto. Tornando al 81 a. C. in un convivio, Silla, aveva conosciuto questa muliere arretina e aveva notato che costei portava un bracciale d’oro, con le insegne della fabbrica aretina di armi, ( Ar #@&), e non potendo dimostrare la sua vera città di nascita e la sua genia, in quanto era sotto falso nome, fu accusata di falsa cittadinanza e rischiava di finire schiava.
Ma Cicerone nella sua difesa dimostrò che le accuse erano false, in quanto determinate da “astio gentis” dei pretori, nominati dallo stesso Silla, e da allora iniziarono gli attriti con il dittatore.
* Rif. XI notae scriptae ebri sine nomine, hic!?
I CAPONI DI AREZZO
Il 6 Maggio 1799 Arezzo insorse contro i francesi e a macchia d’olio per tutta la provincia e poi in Toscana i cittadini si mossero contro gli occupanti napoleonici al grido di Viva Maria e tale sommossa prese il nome da tale incitamemto.
Appena sotto il Duomo vi era una piazzetta a ricordo di tale grido con accanto il passaggio che indica la data dell’ insurrezione che poi si risolse con la sconfitta delle truppe transalpine a Vitiano il 14 Maggio, che provenivano da Perugia; a quel tempo Arezzo aveva circa 8 mila abitanti ed era considerata poco importante rispetto alla città grifonata, dove era la gran parte della guarnigione francese.
Ora dagli anni 2000 è stata trasformata in Piazza Madonna del Conforto…..
Non per essere tradizionalisti, quando metteremo la parrucca bionda e dipingeremo gli occhi azzurri al buratto e la sua faccia con un colore pallido chiaro!??