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giovedì, Maggio 1, 2025
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Francesco Romizi, antenna di via Sicilia: “le responsabilità dell’amministrazione comunale”

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“Un mese fa siamo stati facili profeti e lo dico con rammarico.
In via Sicilia sorgerà una nuova antenna di telefonia in prossimità delle abitazioni.
L’iniziativa dei residenti aveva indotto l’amministrazione a fare interrompere i lavori ma che questa sospensione fosse un palliativo lo sospettavamo e ora troviamo conferma.
La prima colpa del Comune è stata di non aver informato la popolazione interessata quando è pervenuta la richiesta di una società che individuava via Sicilia per l’installazione di una nuova infrastruttura.
È la legge regionale a prevedere obblighi di trasparenza.

Ma questa è una consuetudine: informazione preventiva e partecipazione non fanno parte del vocabolario di questa amministrazione.
Ma la colpa più grande è quella di non avere aggiornato dal 2017 il piano della localizzazione delle antenne, che risulta scaduto da tre anni: è evidente che è più facile per chiunque procedere in assenza di regole.

Al di là del fatto che sempre la legge regionale del 2011 indica come dovrebbe comportarsi un Comune di fronte alla richiesta di un nuovo impianto non previsto nel piano comunale, e dunque anche su questo il Comune è inadempiente, sorge la domanda: quando ne avremo uno nuovo?
Ma soprattutto che senso ha, arrivati a tal punto, prevedere l’aggiornamento di quello esistente, portarne i contenuti in Consiglio Comunale, se il danno ormai è alle porte? Per tutto questo condivido la necessità di una forte e immediata protesta”.

1 commento

  1. Sembra poco, questa mostruosità estetica non sarà indolore per gli abitanti degli edifici , come non lo sono mai certe imposizioni che causano deprezzamenti immobiliari e conseguenti malumori nelle famiglie , i problemi economici sono molto dannosi alla salute.
    Iniziare a revocare i permessi e smontare le analoghe istallazioni già collocate nelle proprietà ed edifici del Comune ?
    Torri comune , Biblioteca e tetti vari, etc……
    Tanto se le aziende private possono fare quello che vogliono legalmente ,ovunque , che almeno le amministrazioni pubbliche difendano i beni comuni a tutti i cittadini.
    Si risponderà che non si può , etc…ma che bello fare piazza pulita ( legalmente)di antenne e ripetitori ,iniziare a smontarle subito e vedere se si troverebbero altre soluzioni.
    Vediamo anche come si evolverà la vicenda di Anghiari.
    Sembra poco , troppo poco e poco credibile l’impegno del Comune che dovrebbe essere totalmente coinvolto , a partire dal Sindaco che espone spesso i suoi assessori per le cose difficili da risolvere e si riserva le “glorie” facili.
    Invece staremo a vedere cosa invece accadrà esteticamente ai “nuovi“ insediamenti in area Nord , quelli bloccati dalla Destra ai tempi che la Sinistra governava e che ora la Sinistra vuol bloccare ai tempi della Destra.
    Saranno sicuramente Case Green “moderne” e prive di oscenità estetiche, in quei luoghi che furono definiti molti anni fa come un possibile nuovo
    “Sacco Di Arezzo” fermato allora forse proprio dall’attuale Sindaco quando comandavano a Sinistra.
    Queste vicende hanno molti responsabili e tutti in ritardo ciclico e cronico chi a governare , chi a vogilare i governanti.
    Sono proverbialmente e sempre responsabili anche i distratti reggitori del Sacco .

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