Massimo Gervasi presidente dell’associazione delle Partite Iva APIT ITALIA:
“Il Decreto Legislativo di Riforma dello Statuto introduce, per le persone fisiche e per le società in regime semplificato, la consultazione semplificata per il contribuente con l’Agenzia delle Entrate; il tutto tramite l’ausilio di un sistema software.
Una norma questa che è già in Gazzetta ufficiale dal 3 gennaio.
Diventa questa l’alternativa all’interpello, uno scenario rivoluzionario che offre a tantissimi soggetti un servizio di consulenza gratuita attraverso sistemi software.
Un sistema che guiderà il contribuente o l’intermediario (commercialista e consulente) alla soluzione di un quesito.
Il sistema andrà a pescare all’interno di una banca dati che è formata da tutte le risposte agli interpelli, circolari, risoluzioni e tutti i documenti di prassi emanati, e nel caso in cui trovi dei precedenti simili fornirà una risposta scritta che avrà una valenza in termini dell’affidamento.
Di conseguenza, se il contribuente si adegua e farà come l’Agenzia delle Entrate gli ha risposto, non avrà mai sanzioni o richieste d’interessi anche qualora dovesse esserci un accertamento o un cambio di indirizzo da parte dell’amministrazione finanziaria.
Sarà quindi un servizio fiscale gratuito di alta qualità, una consulenza certificata con un valore giuridico sostenibile.”
– continua Gervasi –
“Naturalmente il servizio non garantirà risposte su tutti i quesiti, a quel punto l’applicazione consiglierà di fare “istanza di interpello” ( che, sempre per opera della riforma, è a pagamento). Importante considerare che proprio perché il software non ha dato soluzioni, la domanda di interpello non può essere considerata inammissibile.”
– conclude il presidente di APIT ITALIA –
“Credo che se il sistema funzionerà aprirà le porte a molte altre varietà di sentenze , non solo fiscali, ma anche giuridiche.
Se l’intelligenza artificiale venisse applicata ed utilizzata con scopi democratici e legittimi, allora molte problematiche burocratiche, fiscali e giuridiche potrebbero snellirsi e migliorare.
È importante però ricordare che in passato, l’utilizzo poco attento dell’ IA da parte dell’Amministrazione Finanziaria, ha prodotto migliaia di compliance errate creando illegittime pretese.”