Nella notte, la Silver Light di Quarata (Arezzo) è stata teatro di un altro assalto nella serie di incursioni che sta colpendo il distretto orafo aretino.
I banditi, meno organizzati rispetto ai precedenti, hanno tentato di portare via un bottino di argento, ma sono stati costretti a una fuga precipitosa, sfuggendo alle Volanti della polizia proprio in tempo per evitare una festività dietro le sbarre.
Il Colpo: La Silver Light, azienda specializzata nel lavoro dell’argento, è stata presa di mira dai malviventi che, stavolta, hanno dimostrato una minore organizzazione rispetto ai precedenti attacchi.
La tecnica utilizzata è stata l’accesso forzato, abbandonando l’uso di veicoli come arieti contro i cancelli.
La fuga si è resa necessaria prima che la banda riuscisse a portare via il grosso del bottino, costituito principalmente da argento, meno prezioso rispetto all’oro.
La Fuga: L’allarme è scattato immediatamente non appena i banditi hanno tentato di forzare la porta d’accesso.
La prontezza della segnalazione ha permesso l’intervento tempestivo delle Volanti, costringendo i criminali a fuggire con un bottino limitato, stimato intorno ai 10-15 mila euro di argento.
La Ripetitività degli Assalti: Il proprietario della Silver Light deve ancora formalizzare la denuncia con la stima precisa del bottino, ma preoccupa soprattutto la ripetitività degli attacchi alle aziende del distretto orafo aretino.
Con una media di uno-due colpi al mese, si parla di un’emergenza in atto, anche se lontana dai livelli dell’assedio del 2010-2011.
Indagine in Corso: Dopo i rilievi della polizia scientifica, le autorità stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sicurezza della Silver Light.
Attualmente, le immagini mostrano due banditi incappucciati, ma non è escluso che ulteriori analisi possano rivelare la presenza di complici.
Questo episodio si aggiunge a una serie di crimini che mettono in allarme le circa 1200 aziende del distretto orafo, il più importante d’Europa.
In attesa della formalizzazione della denuncia e di ulteriori sviluppi investigativi, la comunità imprenditoriale orafo rimane in allerta, cercando soluzioni e strategie per contrastare l’ondata di criminalità che minaccia la prosperità del distretto.