Le aliquote delle imposte. Acconto Tari in scadenza martedì 2 maggio
Imu e Tari 2023: il Consiglio Comunale ha approvato le nuove aliquote su proposta dell’assessore Alberto Merelli.
Per quanto riguarda la Tari, si parte sempre dal dato propedeutico rispetto al quale si genera poi l’effetto domino, ovvero il piano finanziario del ciclo dei rifiuti proposto da Sei Toscana e validato dall’assemblea dell’Ato Toscana sud: nel 2023 la previsione per il Comune di Arezzo passa a 20.649.710 euro, circa 450.000 in più rispetto al 2022.
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Questo aumento del 2,26% si riverbera mediamente sulle tariffe 2023 in virtù del fatto che l’amministrazione comunale lo ha spalmato in maniera uniforme tra utenze domestiche e non domestiche e nell’ambito di queste ultime fra le varie categorie che le compongono. Ricordiamo che l’acconto che i cittadini hanno ricevuto in questi giorni a casa, per mail o sull’app IO e che va versato entro martedì 2 maggio è calcolato sulle aliquote 2022, l’odierna delibera produrrà i suoi effetti a dicembre.
Per Luciano Ralli “se abbiamo un evasione Tari pari a un’utenza su cinque, l’aumento della tariffa non può che incrementare tale fenomeno.
Il tema della maggiore efficienza delle aziende deve essere posto”. L’assessore Merelli ha ricordato che “il problema della morosità è reale e ha un effetto finanziario immediato per il Comune ma anche uno di prospettiva: prima o poi l’insolvenza diventerà una voce che si riverbererà sui contribuenti con effetti di complicata gestione per le future amministrazioni”.
Per il sindaco Alessandro Ghinelli occorre partire dall’attuale contratto di servizio “che prevede in capo all’amministrazione comunale il recupero della Tari e porta alla conseguenza di una perdita eventuale che ricade non sul gestore ma sull’ente locale.
La soluzione passa attraverso l’implementazione di un’economia circolare in cui Aisa impianti assurge a un ruolo di protagonista, grazie a una nuova linea di trattamento dell’organico in grado di produrre biometano, distribuibile in più punti e gratuitamente proprio a quegli utenti in regola con la Tari”.
Per quanto riguarda l’Imu, sono confermate tutte le aliquote vigenti con una sola eccezione che riguarda i fabbricati catastalmente identificati come collegi, convitti, ospizi, seminari, conventi, caserme, orfanotrofi per i quali viene prevista la diminuzione dall’1,02 allo 0,76% del valore catastale.
Imu invariata, per fare alcuni esempi, per le seconde case (1,06%), uffici e studi privati (1,06%), imprese produttive (1,02%), ospedali privati (1,06%), cinema e teatri (0,76%).
La variazione al piano triennale dei lavori pubblici e al bilancio
Approvata dal Consiglio Comunale con 18 voti favorevoli e 7 contrari la variazione al piano triennale dei lavori pubblici. “Le modifiche che portiamo in questa seduta – ha sottolineato l’assessore Alessandro Casi – riguardano fondamentalmente la revisione dei quadri economici di gran parte delle opere finanziate dal Pnrr, incrementati del 10% come previsto dal decreto ministeriale sul rincaro dei prezzi. Continua a leggere
Grazie a questa operazione possiamo mettere a gara entro la scadenza la maggior parte delle opere del bando per la rigenerazione urbana e la mobilità sostenibile.
Parliamo della riqualificazione dell’area Cadorna con la ristrutturazione della palazzina A, della riqualificazione dell’area del Gioco del Pallone con il restauro del limitrofo paramento murario, della riqualificazione dell’area di San Clemente e dell’ex mercato ortofrutticolo con parcheggio e auditorium, dell’adeguamento normativo della biblioteca civica, delle piste ciclabili alla rotatoria Setteponti, in via Benedetto Croce e al parcheggio dell’ospedale, in via del Vingone, in via Tortaia e in via Fiorentina, di un nuovo nido per trasferire quello attualmente in via Masaccio, della scuola media Cesalpino.
Inoltre è stato incrementato di 99.000 euro il quadro economico dell’intervento ai giardini Porcinai ed è stata aggiunta la manutenzione straordinaria del ponte al confine tra i Comuni di Arezzo e Capolona, a Castelluccio.
I 150.000 euro di spesa saranno ripartiti tra i due enti interessati.
Finalmente, entro l’anno partiranno vari cantieri che daranno seguito visivamente ai progetti elaborati dagli uffici”.
Alessandro Caneschi ha registrato “con soddisfazione l’inserimento dei lavori al ponte di Castelluccio sollecitati dall’opposizione.
Chiedo semmai rassicurazioni sul rispetto delle scadenze del Pnrr, sulla scuola di Tortaia che al di là della localizzazione, sulla quale manifestiamo alcuni dubbi, risponde a un’esigenza reale per il quartiere e sull’intervento a San Clemente nella parte in cui prevede il nuovo Cas Fiorentina.
Anche in questo caso, la sede individuata è oggetto di perplessità da parte dei cittadini. Realizzarlo dentro al parco di via Emilia, nello specifico in luogo del campo da basket, comporterebbe incremento dell’afflusso veicolare, con criticità per la sosta delle auto, e dell’inquinamento acustico in orari notturni.
Per l’amministrazione comunale, inoltre, si tratterebbe di espropriare, per il campo da basket sostitutivo, un nuovo terreno.
Su quest’ultimo potrebbe invece essere realizzato proprio il centro di aggregazione sociale, magari investendo risorse comunali e non del Pnrr, lasciando l’impianto sportivo dov’è e il parco inalterato”.
L’assessore Alessandro Casi ha ricordato come i vari passaggi burocratici “non siano in effetti così semplici.
Stiamo lavorando su 19 progetti e da quanto vedo dai crono-programmi siamo in linea con le scadenze, specialmente con quella di fine luglio.
Per la scuola di Tortaia, anticipo che con la prossima variazione al piano triennale l’opera sarà spostata al 2024.
Capitolo San Clemente: l’attuale posizione del Cas non è consona per vari motivi.
Anche la sua ricostruzione all’interno del centro storico non è fattibile, ecco perché è nata l’idea di spostarlo all’esterno delle mura.
Siamo consapevoli del problema parcheggi, della riduzione del verde pubblico, dei rumori che le attività del Cas genererebbero, del fatto che dentro l’area verde l’intervento non è ben visto.
Parliamo comunque di un Cas, non di un centro anziani, che può essere fruibile da tutti: diventa un servizio in più che l’amministrazione comunale intende dare.
Ora che abbiamo in mano tutti i rilievi valuteremo le opzioni, confrontandoci di nuovo con i cittadini riuniti in comitato.
La decisione finale sarà dell’amministrazione ma senza rinnegare gli obblighi di trasparenza e condivisione che mi sono dato”.
La variazione al bilancio illustrata dall’assessore Alberto Merelli comporta l’utilizzo di parti dell’avanzo libero e dell’avanzo vincolato: 211.000 euro vanno alle spese per il personale, 330.000 euro alla manutenzione stradale, 800.000 euro ai servizi educativi e scolastici, oltre 2 milioni di euro ai servizi sociali, 305.000 euro alla videosorveglianza nella ztl, 251.000 euro alle piste ciclabili, 480.000 euro a copertura del caro bollette, 902.000 euro a minori non accompagnati, emergenza sociale e home care premium, 400.000 euro alla digitalizzazione e allo sviluppo tecnologico-informatico dell’ente.
La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli e 7 contrari.
Rendiconto 2022
“Gli anni di questo secondo mandato sono stati caratterizzati da eventi oramai noti che hanno inciso sulla struttura tradizionale del bilancio dell’ente: la gestione è divenuta più difficile ma anche maggiormente dinamica ed elastica.
Il consuntivo 2022 evidenzia proprio tale evoluzione”. Continua a leggere
Così l’assessore Alberto Merelli ha esordito nell’illustrazione del consuntivo entrando successivamente nello specifico.
“Le entrate correnti corrispondono a 68 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti, i trasferimenti correnti toccano i 9 milioni e mezzo circa, meno 6 milioni rispetto al 2020 e 2021, ovviamente perché è venuta meno la contribuzione Covid.
Tra questi trasferimenti, il più significativo è costituito dalla coda della pandemia, ovvero il contributo legato al caro energia che tocca quota 1.357.000 euro.
Tra le entrate in conto capitale del 2022 vanno iscritte quelle derivanti dal Pnrr mentre cito gli oltre 2 milioni di euro che entrano nelle casse comunali come dividendo prodotto dalla cessione da parte di Aisa della sua partecipazione in Sei Toscana.
E ancora, in merito ai dividendi, quello di Coingas torna a superare il milione e 300.000 euro.
Tra le entrate tributarie, l’Imu è passata da 30 a 28 milioni, l’addizionale Irpef da 7 milioni e 300.000 euro a 6 milioni e 600.000, un indicatore molto attendibile, quest’ultimo, della crisi legata all’evento pandemico.
I costi del riscaldamento nel 2022 hanno raggiunto i 2.150.000 euro, quelli dell’elettricità il milione e 816.000 euro.
A queste due cifre, aggiungiamo il costo del servizio di pubblica illuminazione e arriviamo a oltre 6 milioni di euro: rispetto al 2019 la cifra è salita di 2 milioni e mezzo di euro.
Le quote di avanzo libero e vincolato ci hanno permesso di coprirla: la strategia di mantenere un tale tipo di riserva è una scelta giusta che ci permette di fare fronte a eventi e uscite non prevedibili.
Tra le entrate extratributarie, cito 7.200.000 euro per vendite di beni e servizi, una cifra che aumenta rispetto agli scorsi anni perché sono venute meno riduzioni e sconti introdotte in epoca Covid, le sanzioni al codice della strada passano da 5 a 8 milioni, in virtù soprattutto della riattivazione degli autovelox in viale Don Minzoni e nel raccordo.
Rispetto a quanto accerta, il Comune incassa il 30%.
L’indebitamento attuale è di 25 milioni di euro che per un Comune della consistenza patrimoniale e finanziaria come il nostro è assolutamente sostenibile.
Gli 83 milioni di spese correnti possono essere letti come investimenti per i cittadini, parliamo infatti di una cifra consistente che certifica l’impegno di questa amministrazione a immettere risorse nel territorio.
D’altronde se leggiamo le principali voci di spesa, al netto di quelle legate al trasporto pubblico e all’acquisto di beni e servizi, che risentono ovviamente dell’incremento dei costi energetici, risulta che a beneficarne sono i settori dello sport, del sociale, dell’istruzione e del diritto allo studio, gli investimenti su mobilità e strade.
I residui attivi toccano i 71 i milioni di euro e 14 milioni si riferiscono alla Tari.
Quella non pagata nel 2022 corrisponde a 4.300.000 euro, con una morosità praticamente raddoppiata rispetto all’anno precedente.
Un aspetto che ci spinge, in virtù del meccanismo che presiede la tariffa, in cui il Comune svolge un ruolo di esattore, costretto a ribaltare sul gestore comunque una cifra predeterminata, a maturare alcune preoccupazioni.
L’88% di questi 71 milioni è comunque coperto dal fondo debiti di dubbia esigibilità, a conferma di una gestione molto attenta.
Il fondo di solidarietà comunale è invece pari a 12.000.000 di euro, una voce che ci permette di fare una riflessione: i Comuni, per quanto enti dotati di autonomia finanziaria, sono come dei dipendenti che vivono di reddito fisso.
La loro struttura economico-finanziaria e la stessa natura del fondo di solidarietà, si basano sulla storicizzazione della spesa, a prescindere da come si muove l’economia nazionale e perfino quella del territorio.
Se questo è il terreno con cui dobbiamo fare i conti, la prudenza, oltre che elemento ontologico, è un atteggiamento che non è mai abbastanza”.
Nel corso del dibattito, mentre il consigliere comunale Luciano Ralli ha evidenziato come “i 9 milioni di avanzo libero tenuti fermi rappresentano una scelta politica che va nella direzione opposta a quella dell’investimento”, il consigliere comunale Marco Donati ha voluto rimarcare “come tutta una serie di scelte positive siano sempre in contropiede e non aggrediscano le necessità: ad esempio, avete reagito al caro energia ma perché non avete investito, precedentemente, nell’efficienza energetica degli immobili pubblici?
E ancora: le multe aumentano ma questo sta comportando l’incremento della sicurezza nelle strade?
Intanto non vengono pagate e può essere un segnale di crescente mancato rispetto delle regole”.
Per entrambi, “i conti saranno pure in ordine, secondo una filosofia di prudenza, ma senz’anima o linee di indirizzo”.
Per la maggioranza, Paolo Bertini ha rimarcato “come l’oculatezza permetta al Comune di Arezzo di uscire dalla tempesta di questi anni reggendosi su solide fondamenta” mentre Egiziano Andreani ha sottolineato gli investimenti su sociale e giovani, “a dimostrazione che il recente Consiglio Comunale aperto con questa amministrazione non è lettera morta”. La delibera ha ottenuto 20 voti favorevoli e 7 contrari.
Le interrogazioni
Il Consiglio Comunale si è aperto con il ricordo della dirigente Cecilia Agostini scomparsa la scorsa settimana e con il minuto di raccoglimento dell’aula sollecitato dall’assessore al personale Giovanna Carlettini. Cecilia Agostini, oltre agli incarichi ricoperti nell’ambito della struttura comunale, in primis allo Sportello Unico, apprezzata unanimemente per le sue qualità umane e professionali, è stata parte attiva anche dei lavori consiliari durante le sedute in cui è stata controllore della legittimità degli atti nel ruolo di vicesegretario generale. Continua a leggere
La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caneschi e ha interessato la scuola Margaritone in via Tricca dove il cedimento di una parte di controsoffitto ha provocato panico e anche il ferimento di un giovane.
“Mentre il 12 aprile la scuola è stata riaperta, l’aula dove il crollo è avvenuto resta tuttora interdetta. Sono concluse le indagini strutturali, quali risultati hanno prodotto, quali interventi sono in programma per mettere il plesso in completa sicurezza”?
L’assessore Alessandro Casi: “i controlli sono scattati in tutta la scuola subito dopo il crollo in questione, a eccezione dell’aula coinvolta posta sotto sequestro. Dunque, attendiamo di entrarvi per appurare compiutamente le ragioni del cedimento. Comunque, siccome quel controsoffitto interessava il primo piano del plesso, abbiamo deciso di monitorarlo interamente alleggerendone alcune porzioni”.
Ancora Alessandro Caneschi ha voluto porre la questione del parcheggio riservato in piazza del Praticino ai mezzi del Comune.
“I cittadini segnalano che in quel posto sosta spesso una vettura priva di contrassegni che la riconducano alla proprietà dell’amministrazione comunale.
Considerando la carenza di parcheggi per i residenti in centro storico, chiediamo chiarimenti sull’utilizzo dello stallo, se l’auto richiamata sia del Comune o, in caso contrario, sia stata sottoposta a sanzioni amministrative”.
Giovanni Donati: “due pini nella frazione del Bagnoro provocano rigonfiamenti nell’asfalto della carreggiata a causa delle loro radici.
Gli alberi si trovano lungo strada, in curva, e nonostante insistano su area privata chiediamo che possa essere applicata la previsione regolamentare sul mantenimento del decoro in aree private, consistente in questo caso nell’abbattimento dei pini suddetti. I cittadini hanno raccolto varie firme per sollecitare una soluzione, potete immaginare quanto sia pericoloso per un ciclomotore incontrare le radici emergenti.
È inoltre necessario creare un piccolo canale di scolo perché la pendenza della strada, in occasione di piogge abbondanti, genera allagamenti”.
L’assessore Alessandro Casi: “mesi fa c’è stato un intervento di potatura del proprietario che non ha risolto evidentemente i problemi. Faremo un sopralluogo di verifica, insieme alla PM, a seguito di questo valuteremo l’eventualità di cui parlava l’interrogante, ovvero procedere con un’ordinanza che disponga l’abbattimento dei pini, propedeutico al ripristino del manto stradale”.
Ancora Giovanni Donati: “francamente non abbiamo compreso i motivi che hanno spinto l’amministrazione comunale a negare piazza Grande per la festa organizzata in occasione della promozione dell’Arezzo.
Sembra che la causa siano gli espositori che, nel caso in cui la festa fosse cominciata ad esempio alle 21, avrebbero potuto liberare il loggiato entro le 20.
Dopo anni si respira un’aria differente, abbiamo una società che programma, che investe e che ha riportato l’Arezzo tra i professionisti.
E la giunta Ghinelli cosa fa?
Impedisce l’utilizzo del luogo naturalmente deputato a un evento atteso da anni.
Peraltro abbiamo ricevuto notizia di questo clamoroso autogol, il giorno del 25 aprile, esattamente 19 anni dopo la vittoria dell’ultimo campionato da parte della squadra, quella che tornò in serie B.
La festa in piazza Grande non avrebbe provocato disagi se adeguatamente organizzata, serviva un pizzico di volontà: ma basta evidentemente sbandierare, a ogni occasione, sostegno alla società, da parte dell’assessore Scapecchi e del sindaco Ghinelli, atteggiamento che serve per qualche foto allo stadio da pubblicare sui social. Il sindaco non è vicino all’Arezzo e ai suoi tifosi e l’assessore Scapecchi ha fatto capire in questa occasione qual è il suo peso politico”.
L’assessore Federico Scapecchi: “l’amministrazione comunale ha ricevuto una prima richiesta informale in cui la società manifestava l’intento di organizzare la festa promozione prima che quest’ultima si fosse materializzata sul campo: era l’11 aprile.
In questa ipotesi, la festa stessa avrebbe dovuto svolgersi il 28 aprile in piazza Grande. Non ci sarebbero stati problemi di alcun tipo per questa location.
E fino a giovedì 20 aprile, la data è rimasta invariata. Dopo di che, venerdì 21 aprile è arrivata ufficialmente agli uffici la richiesta di patrocinio per una festa promozione da tenersi in piazza Grande il 30 del mese.
Con l’assessore Simone Chierici è scattato subito un confronto sulla concomitanza di un altro evento, nello specifico Foto Antiquaria, già programmata da tempo.
Ed è in questo frangente che sono cominciate le riflessioni serie ed emersi problemi logistici concreti: è vero che Foto Antiquaria termina alle 18 ma è previsto che gli espositori possono occupare il loggiato e la piazza, per operazioni evidentemente di recupero e carico delle attrezzature esposte, fino alle 20. È ovvio che i furgoni necessari si posizioneranno fin dentro il perimetro del sito.
Anche nel caso in cui la festa si fosse tenuta a partire dalle 21, le autorità di pubblica sicurezza non transigevano sul fatto che la piazza venisse liberata con congruo anticipo, non certo a ridosso.
Il fatto poi che la festa sia stata anticipata alle 19 ha, come suole dirsi, tagliato la testa al toro: le operazioni di carico e scarico sarebbero state in contemporanea, cosa assolutamente non consentibile.
L’amministrazione comunale si è quindi conformata a disposizioni che sono state peraltro confermate in occasione dell’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui ho partecipato con il comandante della polizia municipale.
È stata avanzata alla società la proposta di cambiare data, in modo tale da festeggiare in piazza Grande ma ci sono giustamente impegni sportivi a cui l’Arezzo intende tenere fede. Di conseguenza è prevalsa la volontà di festeggiare sull’ubicazione dell’evento.
Restando immutato il giorno, la scelta è ricaduta, in accordo tra Comune e Arezzo calcio, su piazza della Libertà e via Ricasoli”.
Valentina Sileno ha ricordato “la precedente interrogazione del 26 gennaio sulle telecamere e la risposta del sindaco dalla quale è emerso che delle 285 totali, 139 sono da sostituire e 146 funzionanti.
Cosa significa ‘funzionanti’?
Quali riprese possono effettivamente catturare, quanto tempo possono durare le registrazioni, queste ultime sono di supporto alle indagini delle forze dell’ordine”?
Valentina Vaccari: “è alle porte la scadenza del 29 aprile per i Comuni che vogliano accedere ai fondi regionali che garantiscono sconti nella fruibilità dei nidi, a seconda dell’Isee la cui soglia è comunque alta, fino a 35.000 euro. Nonostante la denatalità, le richieste di iscrizioni nel Comune di Arezzo continuano a superare il numero di posti disponibili. Chiediamo quali soluzioni intende adottare l’amministrazione comunale per soddisfare le domande per l’anno 2023/2024 e se sono previste maggiori risorse per servizi quali mense e potenziamento orari”.
Ancora Valentina Vaccari ha ricordato “come manchi un utilizzo virtuoso della Fortezza. Cito come esempi la ex casina della musica e la ex casa del custode che risultano ancora inutilizzate o addirittura da ristrutturare.
Mancano per i giovani luoghi di ritrovo, è stato sottolineato dagli stessi protagonisti in occasione del Consiglio Comunale aperto: dunque, la Fortezza potrebbe essere una soluzione.
Chiediamo se è intenzione della giunta impegnarsi in tale direzione”.
Valentina Sileno: “tra la Meridiana e il torrente Vingone c’è un’area giochi con alcuni oggetti dispersi sul terreno pericolosi per i bambini.
C’è intenzione di intervenirvi e, più in generale, esiste un piano complessivo per la manutenzione delle aree giochi nei parchi”?
L’assessore Alessandro Casi ha ricordato che “disponiamo di un programma annuale messo a punto dagli uffici che muove dalla filosofia di razionalizzazione delle aree ludiche: dove di giochi ne esiste solo uno, lo accorpiamo con altri in modo tale da generare uno spazio unico che sia di autentica aggregazione.
In questo 2023 sono tanti gli interventi: siamo partiti con San Leo, dopo un bel confronto con i cittadini della zona, è seguito il parco di San Donato con la sostituzione di tutti i giochi che erano in condizioni oramai obsolete, interverremo a breve a Frassineto e Rigutino, con la predisposizione di giochi nuovi nel primo caso e la sostituzione degli esistenti nel secondo, nell’area polifunzionale Don Minzoni dove sono sistemati giochi per tutte le età, arriverà poi il turno di Ruscello, Tortaia, della nuova area verde in viale Santa Margherita, individuata grazie anche ai suggerimenti dei residenti. Ricordo infine gli interventi dentro le scuole, che spesso non si notano, ma anche in queste sedi sostituiamo giochi ripetutamente”.
Tari/Ato/Sei/Comune: una schiavitù che attende il suo Lincoln.