Verità è come un fungo
che nessuno ha mai incontrato,
con un gambo forte e lungo,
col cappello profumato.
Non capisci cosa dice
ma ti parla, tutto il tempo,
e ti senti più felice
pur se fuori c’è maltempo.
Finché arriva chi parlando
ti racconta una storiella:
«Verità è al mio comando,
io ne son la sentinella».
Ti racconta sue invenzioni,
sue menzogne, suoi piaceri:
sono lunghe esibizioni
che tu ascolti volentieri.
Ti sorride mentre mente,
ti comanda di far tutto
e ti dice: «Questo è niente,
lo so io quello che è brutto».
Tu lo segui, tu gli credi:
“Verità dice di farlo”
pensi e nulla poi ti chiedi
anche se hai come un tarlo
che alla fine, d’improvviso,
ti rivela ogni menzogna:
«Non ti vedi rosso il viso?
Non la senti la vergogna?»
Verità ha poche parole,
tutte all’aria, sotto al sole,
chi ti dice: «Non è vero!»
stanne certo: non è sincero.
La filastrocca di oggi è dedicata al volume “Teodoro e il fungo parlante” di Leo Lionni, Babalibri. Un libro per parlare ai più piccoli di amicizia e di paura, di verità e di menzogna, di giusto e di sbagliato. E della fine che fanno gli impostori, almeno nei libri. Consigliato ai primi lettori dai 5 anni in su.