Dagospia demolition: appena compiuta la sua performance “vaccinaria”, il nostro concittadino Andrea Scanzi è stato attaccato dal blog giornalistico più famoso d’Italia che, senza alcuna pietà, lo ha massacrato rivelando tutte le inquietanti verità del suo gesto anticovid da “panchinaro”.
In lizza con Pupo e il Lucertola per accaparrarsi il titolo di aretino più celebre (nani sulle spalle di giganti, visto che Mecenate, Vasari e Michelangelo sono ormai remoti nel tempo), Scanzi è l’unico dei tre a esternare continuamente il suo moralismo retorico e politicamente corretto.
Forse è stato proprio questo che ha scatenato le ire del giustiziere Roberto D’Agostino e delle sue truppe cammellate.
Eppure pensavamo fossero amici e si facessero spalla fra loro, malattia tipica del giornalismo italico contemporaneo.
Noi, assolutamente imparziali – o vigliacchi, se preferite – a questo punto vi mostriamo un po’ di Dago-rassegna-stampa e lasciamo a voi il giudizio finale. Certo è che almeno Scanzi nel suo patetico narcisismo letterario-edonistico si è “auto-accusato” di essersi già vaccinato: invece diversi altri potenti, politici, politiche aretine… lo hanno fatto “in mascherina”
(cioè a insaputa di tutti) senza averne il diritto.
Magari parlando dei morti sui social o facendosi belle sempre sulle disgrazie altrui: ma hanno trovato comunque il modo di vaccinarsi.
Fateci sapere come la pensate sull’affaire Scanzi.
Se poi conoscete altri casi “sospetti” comunicatecelo.
Fare i delatori, in questo caso è virtuoso, vuol dire ripristinare un minimo comune senso di giustizia sociale.
Grazie