Inchiesta “Hidden Partner”: il Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi si autosospende
Questo pomeriggio il Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi ha informato i membri della Giunta camerale ed il Segretario Generale dell’Ente della volontà di autosospendersi dalle funzioni di Presidente in attesa di chiarimenti in merito all’inchiesta “Hidden Partner”, dalla quale comunque non emergono ipotesi di atti contrari ai doveri del proprio ufficio.
Conseguentemente, a norma di Statuto, la Vice Presidente Vicario Anna Maria- Nocentini Lapini da oggi sostituisce il Presidente Guasconi
Evidenziando la totale estraneità della Camera di Commercio alle vicende inerenti l’inchiesta, la Giunta camerale conferma la continuità operativa dell’Ente ed il massimo sostegno ad ogni esigenza proveniente dal sistema imprenditoriale aretino e senese.
Colpo alla Banca Popolare di Cortona: la “spaccata” con il carro attrezzi, a Mercatale I malviventi tre o quattro persone, hanno smurato con un carro attrezzi il bancomat contenente circa 20.000 euro.
Sembra che gli individui siano arrivati sul posto con due carro attrezzi, infatti due mezzi sono stati ritrovati dai carabinieri nella zona di Umbertide e risultati rubati poche ore prima da alcune carrozzerie umbre.
Fredy Pacini Vitalie Tonjoc
Archiviato il caso di Fredy Pacini “fu legittima difesa”
il Gip Fabio Lombardo, che si era riservato nell’udienza di febbraio, ha depositato oggi il provvedimento.
Il gommista di Monte San Savino che il 28 novembre 2018 sparò a Vitalie Tonjoc Mircea, moldavo, penetrato nottetempo assieme ad altri complici con l’intento di mettere a segno un colpo nella sua officina, quando entrò spaccando a colpi di piccone la vetrata, Pacini sparò cinque colpi verso l’ingresso.
Il 28enne venne colpito e mori’ per un’emorragia interna.
Fredy Pacini in quel periodo aveva deciso di dormire all’interno della sua officina perchè era da tempo nel mirino dei ladri.
Ubriaco alla guida esce di strada e finisce in una scarpata. Denunciato dalla Polizia Municipale
È dovuta intervenire una pattuglia del pronto intervento della Polizia Municipale: per un incidente stradale a Marcena.
Giunti sul posto gli agenti hanno accertato che il conducente di un’autovettura, dopo aver perso il controllo e abbattuto un segnale stradale, era finito fuori strada in una breve scarpata.Continua a leggere
Dopo avere soccorso la persona coinvolta nel sinistro e chiamato un’ambulanza, gli agenti si sono accorti che l’uomo, un trentacinquenne nordafricano, mostrava una chiara sintomatologia legata all’assunzione di bevande alcoliche e nonostante tutto rifiutava di sottoporsi al test.
Successivamente, portato in ospedale, continuava a non volersi sottoporre ai prelievi previsti per stabilire se al momento dell’incidente si trovasse alla guida in stato di ebbrezza.
Agli agenti della PM non rimaneva che procedere al sequestro dell’autovettura condotta dallo straniero, denunciare quest’ultimo all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica, richiedere alla Prefettura la sospensione della sua patente di guida.
Chiuso locale per mancato rispetto norme anti-Covid Ancora controlli serrati della Polizia Municipale per garantire il rispetto delle norme anti-Covid. Sotto la lente d’ingrandimento degli agenti è finito un locale a Saione di vendita e somministrazioni di prodotti stranieri.
La pattuglia, entrata all’interno dell’esercizio, ha effettuato un controllo anche nel retro dove si trovavano due persone che consumavano alcolici sedute a un tavolino. Continua a leggere
Altre due persone erano invece all’esterno davanti alla vetrina sempre intente a bere.
Tutti gli avventori, di nazionalità estera, sono stati identificati e sanzionati come previsto dalle disposizioni attuali.
Sanzionato anche il dipendente del locale, che veniva chiuso per cinque giorni.
Operazione “Yuppies 2.0”: abusivismo finanziario e autoriciclaggio. Arresti e sequestri I finanzieri del Nucleo di Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della Procura di Monza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare e sequestro preventivo del GIP di Monza, nei confronti di 9 persone indagate per reati fiscali e associazione a delinquere per abusivismo finanziario, truffa, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta.Continua a leggere
Le indagini hanno consentito di accertare che gli arrestati, avvalendosi di quattro società agli stessi riconducibili, hanno esercitato, in assenza delle prescritte autorizzazioni, un’illecita attività finanziaria secondo lo schema Ponzi, promuovendo, attraverso simulati contratti di compravendita e/o locazione, prodotti finanziari a rendimenti elevati e ripagando gli incauti investitori con fondi raccolti presso nuovi clienti.
La restituzione degli interessi ai risparmiatori, tesa a incentivare la stipulazione di nuovi contratti, ha successivamente determinato il fallimento di due delle quattro società coinvolte nella frode.
Per la promozione dei prodotti finanziari – che venivano gestiti tramite una piattaforma informatica creata ad hoc – gli indagati si sono avvalsi di tecniche diversificate, sfruttando anche i social network e organizzando vere e proprie convention in Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna e Sardegna.
Il sodalizio criminale si caratterizzava per un’organizzazione dalla struttura piramidale, al cui vertice vi era il dominus delle società e ad un livello inferiore si ponevano i suoi più stretti collaboratori, i quali lo coadiuvavano nella gestione del citato sodalizio e promuovevano i prodotti nella piena consapevolezza dell’effettiva natura delle transazioni.
Nell’ambito delle investigazioni risultano, altresì, individuati 15 soggetti nominati “leader regionali”, i quali, pur avendo investito loro stessi somme nell’acquisto dei prodotti, si erano costituiti – per trarre a loro volta delle provvigioni – un proprio nutrito portafoglio clienti, coinvolgendo anche familiari e conoscenti.
Vi era, inoltre, un ulteriore livello rappresentato dai procacciatori (circa 370), i quali, avendo anch’essi acquistato dei prodotti, si sono poi occupati di collocarne degli altri sul mercato, in cambio di una provvigione.
L’attività fraudolenta, perpetrata dal 2016 al 2018 e commessa ai danni di circa 2.000 risparmiatori – i quali hanno investito somme che oscillano da 5.000 a 600.000 euro – ha permesso agli indagati di raccogliere sull’intero territorio nazionale capitali per circa 20 milioni di euro.
Sono state eseguite le misure cautelari personali nei confronti di 8 soggetti, di cui 7 destinatari di custodia cautelare in carcere e 1 sottoposto agli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni immobili e mobili e dei saldi attivi dei conti correnti fino a concorrenza di 20 milioni di euro.
Le operazioni sono avvenute in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, con il supporto della Compagnia di Arezzo.
LE NOTIZIE “fuori dal mondo”
Il cow-hugging è la nuova tendenza del benessere?
Abbracciare le mucche, o “koe knuffelen” in olandese, è più di un simpatico trend di benessere.
Con immensi benefici per la salute mentale, la pratica ha un crescente appeal globale.
Secondo un rapporto della BBC, una pratica che ha avuto origine nella città rurale di Reuver nei Paesi Bassi, il cow-hugging, ovvero abbracciare le mucche, sta guadagnando popolarità a livello globale.Continua a leggere
Non è solo l’atto di abbracciare una mucca che aiuta ad alleviare lo stress e ridurre l’ansia, ma entrare in contatto con qualsiasi creatura pelosa potrebbe aiutare a migliorare la propria salute mentale.
Le mucche sono le migliori compagne di coccole, e non solo perché sono adorabili. Uno studio del 2007 sulla rivista Applied Animal Behaviour Science afferma che le mucche “mostrano segnali di profondo rilassamento, reclinano le orecchie quando vengono massaggiate in particolari aree del collo e della parte superiore della schiena.
Si ritiene che le coccole alle mucche promuovano la positività e riducano lo stress aumentando l’ossitocina negli esseri umani. Gli effetti calmanti dell’abbracciare un animale per ricevere supporto emotivo sono accentuati quando si tratta di grandi mammiferi».
Correre a lungo è un po’ come sballare
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Amburgo-Eppendorf e dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania, hanno presentato una tesi nella quale sostengono che la sensazione di rilassatezza e benessere che molte persone provano dopo lunghe sessioni di corsa, è dovuta agli endocannabinoidi e non alle endorfine.Continua a leggere
Gli endocannabinoidi sono sostanze prodotte dal corpo e che si collegano agli stessi recettori del THC, l’elemento psicoattivo dei cannabinoidi.
Lo studio è stato pubblicatosulla rivista scientifica Psychoneuroendocrinology.
Lo “sballo del corridore” arriva circa mezz’ora dopo la fine dell’attività, euforia, rilassatezza e buon umore, stati di piacere fino ad oggi attribuiti all’aumento dei livelli di endorfine.
Ma nuovi metodi di studio del cervello dei corridori sta rendendo discutibile quanto ipotizzato fino ad ora.
Nello studio pubblicato su Psychoneuroendocrinology i ricercatori hanno arruolato una sessantina di volontari, maschi e femmine, tutti abituati a correre.
Hanno somministrato naloxone a una metà di loro, e un placebo all’altra metà.
Il naloxone blocca l’assorbimento degli oppioidi: l’obiettivo dei ricercatori era di escludere la funzione delle endorfine nello “sballo del corridore”.
Ai volontari è stato richiesto di correre per 45 minuti e, in un altro giorno, di camminare per lo stesso lasso di tempo.
Alla richiesta sulla percezione del piacere associato alla corsa prolungata molti tra loro hanno risposto di sì, senza differenze nelle risposte tra i due gruppi.
Tutti hanno inoltre mostrato un aumento di endocannabinoidi, nel sangue prelevato prima e dopo l’attività.
La presenza di endocannabinoidi prodotti dal nostro corpo – responsabili dei cambiamenti negli stati mentali e degli effetti analgesici, sedativi e ansiolitici – aumenta durante le attività piacevoli e anche durante l’esercizio fisico, come sostenuto da diversi studi degli ultimi anni.
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