Virus, il bollettino: + 8 nuovi casi ed un decesso nella provincia di Arezzo
La situazione dalle ore 14 del giorno 26 settembre alle ore 14 del giorno 27 settembre 2020 relativa alla diffusione del COVID, evidenzia nella provincia di Arezzo 8 nuovi casi.
Comune di sorveglianza Arezzo
Bambina di 3 anni già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, paucisintomatica.
Uomo di 51 anni già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, asintomatico.
Donna di 61 anni già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, paucisintomatica.Continua a leggere
Donna di 48 anni già in isolamento domiciliare in quanto sintomatica.
Uomo di 50 anni già in isolamento domiciliare in quanto rientrato dalla Sardegna, asintomatico.
Comune di sorveglianza Terranuova Bracciolini
Ragazzo di 15 anni già in isolamento domiciliare in quanto sintomatico. Ambito scolastico extra asl.
Comune di sorveglianza Bibbiena
Ragazzo di 18 anni già in isolamento domiciliare, asintomatico, esito rilevato tramite screening.
Comune di sorveglianza Civitella in Val di Chiana
Ragazzo di 10 anni già in isolamento domiciliare in quanto rientrato dal Marocco, sintomatico.
Il Dipartimento di Prevenzione in considerazione dei casi emersi ha intensificato l’attività di tracciamento dei contatti stretti.
Tale attività ha evidenziato per il momento, 21 contatti per i casi di Arezzo che sono già stati immediatamente posti in isolamento.
Al momento la Asl Toscana sud est ha 554 positivi in carico.
Ci sono 10 ricoverati presso le Malattie infettive e 4 in Terapia intensiva dell’Ospedale San Donato di Arezzo. L’identificazione dei casi ed il tracciamento dei contatti à stato possibile attraverso l’effettuazione di 1.642 tamponi.
Si segnala inoltre un decesso in terapia intensiva ad Arezzo.
Si tratta di un paziente uomo di 67 anni che era in trattamento con Immunosoppressori. Quadro clinico complesso.
Tamponamento a catena e disagi per il traffico sulla Sr71, in quattro finiscono al Pronto Soccorso
Incidente stradale oggi dopo le 15,00 lungo la Sr 71 all’altezza di sant’Andrea a Pigli.
Un tamponamento a catena tra auto, ha costretto quattro persone alle cure del Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato.
sono intervenute 3 ambulanze che hanno provveduto a trasportare i pazienti in codice giallo.
Sul posto carabinieri e Vigili del fuoco.
Puliamo il mondo ad Arezzo: in 200 a piedi e in kajak per la maxi pulizia
Decine di sacchi di rifiuti raccolti in acqua e lungo le sponde dell’Arno per un’edizione speciale della manifestazione promossa da Legambiente in collaborazione con il Consorzio 2 Alto Valdarno, il comune di Arezzo e tante associazioni del territorioContinua a leggere
Sei punti di partenza (Ponte Buriano, Giovi, Castelluccio, Rondine, Monte Sopra Rondine, Pieve a Maiano) con altrettanti itinerari; oltre 200 partecipanti ben distanziati, protetti dalle mascherine, nel rispetto delle regole anti-COVID 19 e armati, come sempre, di sacchi, guanti e tanta buona volontà; un gigantesco (purtroppo!) bottino di plastiche e materiali raccolti in acqua e lungo e sponde dell’Arno.
Ad Arezzo, nei pressi del ponte dipinto da Leonardo alle spalle della Gioconda, le squadre di ecospazzini, messi in campo sabato pomeriggio per un’edizione speciale di Puliamo il Mondo da Legambiente e dal Consorzio 2 Alto Valdarno, con il supporto del comune e di Sei Toscana, in tre ore di lavoro, hanno davvero trovato di tutto: copertoni d’auto, bici e moto; grossi tubi di plastica; componenti di una spaziosa cabina doccia, scarti edili e immancabilmente stoviglie, flaconi, bottiglie e contenitori variopinti di ogni forma e dimensione.
Un’impensabile quantità di rifiuti sistemati dentro ai sacchi dalle “truppe di terra” o caricati sul “kayak pattumiera” dall’esercito che si è mosso pagaiando sul fiume.
Lungo ognuno dei sei itinerari la “caccia” ha dato risultati davvero impressionanti, come dimostrano le immagini e le fotografie con cui, al termine del lavoro, ogni gruppo ha immortalato il suo “bottino”: saranno raccolte e diventeranno un documento denuncia contro la maleducazione e le cattive abitudini ancora tanto, troppo diffuse.
Movida nel centro storico: controlli delle forze dell’ordine, due denunce e 14 multe per mancato uso della mascherina
Durante il fine settimana, nella notte tra venerdì e sabato e in quella appena trascorsa, i militari della Compagnia Carabinieri di Arezzo, con l’ausilio di personale della Polizia locale, hanno effettuato una serie di servizi straordinari di controllo del territorio passando al setaccio buona parte del centro storico, teatro della “movida” della città di Arezzo.Continua a leggere
Le zone obiettivo dei controlli sono state anche quelle di Piazza della Badia e delle strade immediatamente attigue, Via Cavour, Via del Saracino, Via Saffi, Via Pecori e Via della Fioraia, alcune delle quali erano state anche oggetto di segnalazioni dei residenti che lamentavano episodi di degrado urbano e di palesi violazioni della norme per il contenimento del contagio da Covid-19.
Il servizio è stato svolto in una cornice di sicurezza presidiando le zone sensibili dalle prime ore della sera fino a notte inoltrata, in modo tale da prevenire e reprimere le eventuali condotte illecite.
Inoltre sono stati eseguiti controlli sui conducenti delle auto lungo le strade di uscita dal centro storico finalizzati ad individuare e sanzionare le persone che si mettono alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Nel corso dei servizi sono state identificate circa 200 persone. Due sono state denunciate per guida in stato di ebrezza alcoolica, mentre nella zona della “movida” 14 giovani sono stati sanzionati perché non usavano la mascherina non rispettando pericolosamente il distanziamento sociale.
6 locali che vendevano alcolici sono stati ispezionati senza che siano state ravvisate violazioni.
L’attività svolta è solo l’inizio di una serie di specifici servizi che verranno svolti dall’Arma dei Carabinieri in città finalizzati a tutelare la cittadinanza e, al contempo, consentire lo svolgimento della vita sociale, soprattutto dei giovani, in un contesto di sicurezza e legalità.
Campano si certifica casentinese per spendere meno di assicurazione, denunciato
I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena e della Stazione di Rassina, hanno avviato nelle scorse settimane una specifica attività di indagine che parte da una denuncia, sporta nella Capitale, da parte di un addetto antifrodi di una nota compagnia assicurativa. Continua a leggere
Un 33enne campano, incensurato, che vuole assicurare il proprio motoveicolo a un prezzo vantaggioso sul mercato, trova la compagnia assicurativa più economica in relazione alla residenza e individua un tranquillo paesino della vallata casentinese nel quale “prende” la residenza.
L’uomo ha realizza un falso certificato di residenza, lo presenta alla compagnia assicurativa, che come prassi avvia verifiche attraverso il proprio staff antifrodi a livello centrale.
L’immediata denuncia ai Carabinieri di Roma – Montesacro ha consentito a quelli della Stazione di Rassina, di identificare il 33enne e denunciarlo.
A suo carico l’accusa di aver commesso, da privato, una falsità materiale e tentato di truffare, con le aggravanti del caso, la compagnia alla quale si era rivolto per assicurare il suo motoveicolo ad un prezzo vantaggioso, attestandosi falsamente quale “casentinese” con un documento altrettanto falso.
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