In realtà nessuno ha ancora scritto che il lavoro nelle fabbriche in generale può riprendere, ma intanto proprio il governatore della Toscana Rossi si lamenta del fatto che centomila stabilimenti hanno ripreso o non hanno mai interrotto l’attività, in buona parte grazie a un’autocertificazione presentata in prefettura.
Alzi la mano chi crede che questo non sia un modo per superare i divieti a oggi in vigore.
Alzi anche la mano chi pensa che l’autocertificazione sulle modalità di protezione della salute degli operatori corrisponda al vero nella larga maggioranza dei casi.
E’ in essere un’attività di verifica che le autocertificazioni corrispondano al vero?
Non ci risulta.
Insomma, la situazione è pericolosa e non soltanto sui luoghi di lavoro, ma anche per quel che riguarda l’affollamento dei mezzi di trasporto pubblici.
Abbiamo una scadenza che se non sarà rinviata prevede l’inizio della ripresa delle attività ed è il 3 maggio.
Non sappiamo nemmeno se in quel momento certe attività avranno il via e altre no, ma intanto ci avvantaggiamo, da buoni italiani.
Speriamo che la Toscana non diventi una nuova Lombardia (dove la gran parte delle aziende non ha mai interrotto la produzione e se ne vedono i risultati).
Non c’è niente da fare, siamo italiani e continuiamo a comportarci da italiani, anche di fronte a lezioni storiche e clamorose…