Sono stato due volte al mercato settimanale di via Giotto durante la reclusione da Corona Virus, ma non ci tornerò.
Non lo farò perché lì non vengono rispettate le regole più elementari.
Ho visto commercianti magnificare la propria porchetta parlandoci sopra a gran voce senza mascherina e ho visto distanze dai banchi non rispettate con clienti che passavano oltre anche ai nastri biancorossi prima del turno.
Ho visto gente in mezzo alla strada a conversare come se nulla fosse a distanza ravvicinata.
Dispiace per coloro che si impegnano a rispettare le regole e dispiace vedere agenti che fermano pedoni solitari, ma tollerano certe situazioni.
Credo si debba usare lo stesso metro in ogni situazione.
Bastano i supermercati come luogo pericoloso… La foto circolata ieri, che a differenza di quanto dice il sindaco non è stata scattata con un teleobiettivo, ma con un comune smartphone, è solo una ulteriore conferma di una situazione sbagliata.
«A mio credere la Fiera è bell’e morta: ma se per disgrazia non fosse morta, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre viva!
Mi dispiace — disse la Civetta — di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega: per me, invece, la Fiera è sempre viva; ma se per disgrazia non fosse viva, allora sarebbe segno che è morta davvero.»
Mi sto chiedendo, e sto chiedendo, con questa parafrasi da Collodi, che fine abbia fatto la Fiera Antiquaria. Sì, lo so bene che, in programma adesso – 4 e 5 aprile -, non si è potuta effettuare per la pandemia; e so anche bene che pure quella di maggio è praticamente scontato che non si effettuerà per lo stesso motivo.
Ma è sempre viva? Nessuno che le abbia indirizzato due righe di auguri?
O, Dio non voglia, un messaggio di cordoglio ai “familiari”?
Dimenticata – e sùbito -, questo sì che è certo!
Il sindaco ossessivamente ripete: ” State a casa” e poi tiene aperti assembramenti come i mercati nelle strade. Perchè? Lo so ma non lo dico, pensare farà bene a far muovere i neuroni che abbiano assopiti. Primo elemento, l’assembramento e movimento di molte persone in una strada o luogo limitato non dovrebbe essere autorizzato, secondo elemento occorrerebbe la sanificazione dei luoghi, magari a carico di chi sporca, perchè chi è costretto a passare per motivazioni prescritte o anche gli addetti alle pulizie con la polvere sollevata fa muovere anche altro e si è a rischio, nessuno sa quanto rimane il virus in oggetti, schifezze e sputazzi per terra. Il sindaco non ha mai sanificato nessuna strada della città, sarebbe l’ora cominciasse da dove ha autorizzato queste deroghe.
Il governatore della Toscana emette ordinanza: non si potrà uscire di casa senza mascherine. Specificando che verranno distribuite mascherine PROTETTIVE ai cittadini.
Ora se mi parla di mascherine protettive io mi aspetto un DPI:FFP2 o FFP3. Che mascherine arriveranno?
Chirurgiche?
Ma non sono DPI: la protezione è SOLO “in uscita”.
Tuttavia il sindaco ieri ha detto che serviranno per proteggersi. Vorrei almeno chiarezza: cosa si intende per protezione? Per caso passerà il messaggio che una mascherina chirurgica serve per proteggere sè stessi?
‘E stato detto che la decisione è stata presa notando assembramenti e comportamenti non adeguati. Mi sfugge il nesso tra l’indossare una mascherina e l’evitare assembramenti. Invece ho ben presente quello tra mascherina e sicurezza psicologica fasulla (molte persone credono sia che le mascherine chirurgiche servano a proteggere anche se stessi, se non proprio solo se stessi, molte altre sono convinte di venir protetti -non so se anche proteggere- con robe fai-da-te in materiale non idoneo, dalla stoffa alla carta forno) che fa abbassare la guardia e non rispettare le distanze, nonchè toccare il viso per aggiustarsele su esso.
Per evitare la speculazione che si sta verificando su questo oggetto la regione consegnerà ai comuni, che consegneranno ai cittadini.
Ne distribuiranno ben 3 a testa.
Un po’ di più, perchè i bambini sono esclusi.
Se il bambino volesse andare a fare una passeggiatina nei pressi di casa, o prende una dell’adulto, che quindi ne avrà una in meno per le sue commissioni, o non ci va, zitto e a casa bambino!
Questo vuol dire che potrò andare per ben tre volte a fare la spesa.
Se devo andare da qualche altra parte, un imprevisto, una visita medica, se ho un cane che fa pipì in modo normale senza andare a fargli soffrire una prostatite, etc… m’attacco al c…. Se sono tra chi lavora, idem.
Per un periodo di tempo che ignoro, finchè le mascherine certificate o comunque idonee, non saranno nuovamente disponibili sul mercato a prezzi normali, o esco tre volte, qualsiasi sia la mia condizione, e poi non esco più, o mi sanifico poi da solo una mascherina usa e getta con alcool etilico lasciandola esalare, o non la sanifico e mi porto in giro una bomba batterica, oppure mi faccio da solo una scenica quanto inutile mascherina.
Perchè io a casa non ho nessuno dei tessuti idonei che il politecnico di Milano ha elencato.
E, per distribuirle, si ipotizza verranno chiamati i capi famiglia (complimenti per il concetto retrò veicolato) under 65 a scaglioni nei seggi elettorali.
Tanto per non avere gente in giro.