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sabato, Marzo 30, 2024
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Arezzo, tutte le notizie di oggi: 8 Marzo

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Covid-19: c’è il dodicesimo contagiato è un 53enne
Un 53enne, collegato ai casi di Chianciano che già conosciamo, contrattto nel corso della manifestazione della gara di ballo.
La persona era già in isolamento.

Covid-19: a San Giovanni Valdarno un nuovo caso, è una quarantenne
E’ l’undicesimo caso aretino di coronavirus quello di San Giovanni.
Si tratta di una donna di 42 anni, insegnate a Bibbiena, che è comunque in isolamento casalingo, la donna è stata in contatto stretto con il caso di un malato isolato, ma collegato al contagiato di Castelfranco- Piandiscò.
Attivata tutta la catena epidemiolocica.

Covid-19, secondo contagio a Foiano, della Chiana
C’è un secondo contagiato a Foiano dopo il paziente sessantenne dell’ospedale della Fratta poi trasferito in terapia intensiva a San Donato.
Il nuovo positivo al Coronavirus ha 77 anni, al momento risulta chiuso in casa.
Negativi i tamponi dei quattro bambini della Monte Bianco che erano in sospeso da ieri.
Negativi anche i genitori.

Alessandro Ghinelli

L’appello dei sindaci: “Aretini in zone rosse non tornate a casa”

In attesa della ordinanza della Regione e a supporto della medesima, per ragioni sanitarie s’invitano i nostri concittadini che si trovano nelle zone rosse del Nord a non rientrare nei propri comuni di residenza se non per cause di forza maggiore e di attenersi pedissequamente alle misure impartite dalle autorità competenti.
In caso di rientro per sole ragioni di forza maggiore, vi ricordiamo che ogni cittadino è obbligato a segnalarlo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta.
Si consiglia inoltre di valutare la possibilità di sottoporsi ad una “quarantena volontaria” presso il proprio domicilio.
Agire con responsabilità servirà a non vanificare il lavoro di quanti, da settimane, si stanno adoperando per contenere i rischi anche a tutela della vostra salute e quella dei vostri cari.

Silvia Chiassai, Presidente della Provincia di Arezzo, Sindaco di Montevarchi
Alessandro Ghinelli, Sindaco di Arezzo
Mauro Cornioli, Sindaco di Sansepolcro
Luciano Meoni, Sindaco di Cortona
Filippo Vagnoli, Sindaco di Bibbiena

Coronavirus: la strana posizione di Cà Raffaello, nella morsa della zona rossa
In provincia di Arezzo si verifica la particolare situazione di Cà Raffaello, parte di Toscana incluso nel territorio dell’Emilia Romagna.
La provincia di Arezzo non è zona rossa, mentre l’Emilia Romagna sì e Cà Raffaello anche se in provincia di Arezzo rimane dentro un’altra regione, così lo stop agli spostamenti pone dei problemi.
Cà Raffaello, conta un centinaio di abitanti, da sabato sera 7 marzo c’è il divieto di uscire e entrare dai confini
Il sindaco Alberto Santucci sta cercando la soluzione.

 
Le misure del nuovo decreto che la Regione trasformerà in una nuova ordinanza per “Limitare al massimo le occasioni di contagio”:

– lo stop a congressi, riunioni, meeting e eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità nonchè ogni altra attività convegnistica o congressuale.
– Sospese, a pena di sanzioni e sospensione dell’attività, manifestazioni, eventi e spettacoli, compresi quelli nei cinema e teatri, le attività di pub e discoteche, scuole di ballo, sale giochi.
– Restano chiusi musei e istituti di cultura
– Per bar e ristoranti lo svolgimento delle attività può avvenire solo con obbligo, a carico dell’esercente, di far rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro, mentre per le atre attività commerciali si raccomanda di contingentare gli accessi, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro
– Sport: sono sospesi eventi e competizioni sportive al pubblico, consentite quelle a porte chiuse, compresi gli allenamenti agonistici, ma sotto il controllo di personale medico per verificare il rispetto delle norme per la riduzione del rischio di contagio e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro;
– Scuola e Università: si conferma sospensione di tutti i servizi educativi e le attività didattiche e formative, ferma restando la possibilità di svolgere attività a distanza (anche nelle università e nelle istituzioni di alta formazione), ribadito lo stop ai viaggi e scambi di istruzione, uscite e visite guidate; esclusi dal divieto i corsi di specializzazione e formazione in medicina e i tirocini delle professioni sanitarie.
– Università e scuole dovranno assicurare il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari e di ogni altra prova; le assenze degli studenti causate dalla sospensione non sono computate ai fini dell’eventuale ammissione ad esami finali e ai fini delle relative valutazioni
– Ospedali,Rsa,lungodegenze: vietato agli accompagnatori restare nelle sale di attesa dei pronto soccorso (salvoe specifiche indicazioni del personale).
L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione
– Lavoro: il lavoro agile può essere applicato dai datori di lavoro per tutta la durata dell’emergenza, anche in assenza degli accordi individuali previsti per legge;
qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o ferie.
– Carcere: previste misure di prevenzione per i nuovi ingressi negli istituti di pena toscani, dove ieri sono state montate dalla protezione civile le tende di pretriage, i casi sintomatici vengono posti in isolamento e si raccomanda di valutare la possibilità di misure alternative al carcere.
I colloqui visivi avvengono in modalità telefonica o video e solo in casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale ma a distanza di almeno due metri;
– Luoghi di culto, messe, cerimonie, funerali: l’apertura dei luoghi di culto è consentita solo con l’adozione di misure per evitare assembramenti e nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali.
– Quarantena: divieto assoluto di mobilità dall’abitazione o dimora per le persone in quarantena.

Giorgio La Cava
Giorgio La Cava

S.S. Arezzo,  il  Presidente Giorgio La Cava:
“chiederò ufficialmente alla Lega Pro di sospendere il campionato di Serie C fino ad aprile”

Vista la situazione di emergenza che sta colpendo il nostro Paese in queste settimane, tra le giornate di oggi e domani chiederò ufficialmente alla Lega Pro di sospendere il campionato di Serie C fino ad aprile, per poi valutare eventuali iniziative successive.
La maggior parte delle nostre avversarie nel Girone A si trova in alcune delle zone maggiormente colpite dall’emergenza e pensare di organizzare trasferte in Lombardia o in Piemonte, pur attenendosi a tutte le direttive ricevute, non mi sembra sinceramente opportuno.
Per non parlare del danno economico che le gare a porte chiuse rappresenterebbero per le società del campionato: il 16 marzo abbiamo una scadenza importante da rispettare e i club non possono neanche contare sugli incassi delle gare casalinghe.
Sarebbero, di conseguenza, auspicabili delle misure di sostegno per le società. Ferma restando l’importanza assolutamente secondaria che questo aspetto assume di fronte alla salute pubblica. In questo momento, a mio avviso, non si può giocare.
Per tutti questi motivi spero che la Lega accolga favorevolmente la mia proposta. Spero vivamente, per tutto il nostro movimento calcistico e non, che questa situazione di grave emergenza che ha colpito il nostro Paese finisca prima possibile

in aggiornamento

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