Al via il progetto green con il provveditorato: borracce sostenibili in agli alunni dell’ultimo anno delle scuole primarie e secondarie di I° grado per dire no alla plastica.
Dopo pochi giorni dal ritorno a scuola di migliaia di studenti di Arezzo e provincia, Nuove Acque, il gestore del servizio idrico dell’Alto Valdarno, si schiera in prima linea nella lotta alla plastica e alla diffusa e cattiva abitudine all’utilizzo di bottiglie monouso.
Da quest’anno saranno consegnate agli istituti scolastici del territorio borracce in acciaio inox, leggere, resistenti e riutilizzabili, per promuovere tra le nuove generazioni scelte sostenibili, tanto facili da applicare quanto importanti per l’ambiente: bere l’acqua del rubinetto in borracce green, senza ricorrere alle ben poco sostenibili bottiglie di plastica.
Il primo stock di circa 2000 borracce sarà distribuito entro l’autunno alle quinte delle scuole primarie del territorio, in occasione di due eventi – uno nella provincia di Arezzo e uno nella provincia di Siena – che saranno organizzati insieme all’Ufficio Scolastico Territoriale.
Il secondo stock di altrettante borracce sarà distribuito con le stesse modalità entro la primavera alle classi terze delle scuole secondarie di I° grado.
La distribuzione proseguirà nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 con la consegna di altre borracce alle classi quinte della scuola primaria.
Il Provveditore Roberto Curtolo ha spiegato che “E’ nata una sinergia tra pubblico e gestore, dove la scuola diventa protagonista.
Nuove Acque, con l’Ufficio Scolastico territoriale di Arezzo, cerca di sensibilizzare studenti, famiglie e dirigenti all’uso consapevole dell’acqua del rubinetto.
Non solo questo, ma ci saranno a breve altre novità.
Ad essere protagonisti della scena saranno gli studenti, con le loro idee e la loro creatività, che dalla scuola primaria fino a quella secondaria di secondo grado andranno ad arricchire la propria e altrui consapevolezza dell’uso e dell’importanza dell’acqua.
Formazione, relazioni, laboratori faranno nascere una nuova “impresa” tra il gestore e la scuola”.
Una ‘rivoluzione dolce’, che dal 2020 interesserà 51.000 utenze e che intende liberare la città dai vecchi contenitori fatiscenti e dai rifiuti su strada, anche in centro storico.
Agli studenti spetta un ruolo importante: diffondere la consapevolezza fra gli adulti, cominciando magari con il parlare ai rispettivi genitori di quanto presentato in questa sede”.