I Carabinieri della Stazione di Levane individuano e denunciano in stato di libertà quattro italiani tutti con precedenti specifici.
A partire dal mese di febbraio scorso, si presentavano nelle filiale delle banche di Levane, Bucine e San Giovanni Valdarno.
Con documenti falsi aprivano conti correnti bancari su cui poter effettuare transazioni bancarie negoziando assegni rubati.
( assegni Fondi a Disposizione, c.d. “FAD” emessi da note Società di Assicurazioni a saldo di indennizzi per sinistri stradali)
I documenti, generalmente, carte di identità elettroniche e tessere sanitarie europee, realizzate con pregevole fattura.
L’attività: una volta aperto il conto presso la filiale bancaria, versavano sull’ATM “Evolution”, di ultima generazione, l’assegno bancario di provenienza illecita, incassando il contante attraverso l’uso della tessera bancomat consegnata al momento dell’apertura del conto, approfittando di alcuni tempi tecnici per la verifica dell’assegno da parte della banca.
Il meccanismo scoperto il 22 maggio, su segnalazione della responsabile della filiale di Levane di una nota banca, insospettita della presenza di un uomo che giorni prima aveva aperto un conto corrente con lo stesso sistema.
I Carabinieri dopo l’uscita dalla Banca, fermano uno dei truffatori trovandolo in possesso di un assegno bancario rubato e della tessera bancomat ricevuta all’apertura del c/c, entrambi sequestrati.
L’Autorità Giudiziaria, in seguito ai risultati investigativi della Polizia Giudiziaria, emette quattro decreti di perquisizione personale e locale nei confronti dei quattro indagati.
Le perquisizioni eseguite nel Valdarno Aretino e nella Provincia di Caserta.
Vengono trovati documenti bancari, fotocopie di documenti di identità e moduli CAI per la costatazione amichevole di sinistri stradali, mai avvenuti.
Il danno patrimoniale subìto dai beneficiari degli assegni, dagli Istituti di Credito e dalle Compagnie di Assicurazione, si aggira in alcune decine di migliaia di euro.
Un pregiudicato italiano disoccupato pubblica su un sito di “e-commerce” un annuncio con cui mette in vendita ad un prezzo estremamente conveniente due aspirapolveri inesistenti.
Riceve da una ignara vittima, 620 euro grazie ad una ricarica di una carta prepagata, e sparisce.
Rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Terranuova Bracciolini viene denunciato.
Un collaboratore familiare italiano incensurato, ruba ed utilizza il cellulare di una donna, denuncia il fatto ai Carabinieri che tramite lo studio dei tabulati telefonici riescono a scoprire l’utilizzatore del telefono.
I militari dell’Arma di Terranuova lo denunciano in stato di libertà
I Carabinieri della Stazione di Castelnuovo dei Sabbioni , dopo una complessa attività denunciano un dipendente di un’azienda campana.
L’uomo, di origine marocchina noto alle forze dell’ordine, indagato per fatti analoghi è denunciato per truffa e sostituzione di persona.
Aveva elaborato e compilato false proposte di contratto per la fornitura di energia per conto di una donna totalmente ignara dell’accaduto.
Uno studente minorenne italiano, di origini albanesi, incensurato per futili motivi, tenta di aggredire e minaccia di morte un seminarista italiano residente a Montevarchi.
Il malcapitato è costretto a barricarsi in casa e chiedere l’aiuto dei militari dell’Arma, di Montevarchi che prontamente intervenuti sul posto, lo denunciano per minacce.