Se avesse il suo profilo su Facebook, oggi neanche i suoi genitori, Renzi e il ministro Padoan, gli farebbero gli auguri per il suo compleanno.
Di amici, il decreto salvabanche, non può averne, neanche il babbo della Boschi che di BancaEtruria era vicepresidente prima che Bankitalia lo sloggiasse (per niente casuale ogni riferimento).
Figuriamoci le decine di migliaia di soci e obbligazionisti di BancaEtruria che il 22 novembre di un anno fa, il giorno in cui Renzi e Padoan dettero alla luce il decreto che ebbero il coraggio di battezzare “salvabanche”, persero tutto quello che in Banca (Etruria) avevano investito.
E dopo un anno a chi la Banca l’aveva davvero salvata mettendoci i soldi degli aumenti di capitale o delle nuove obbligazioni, non resta che ricordare il 22 novembre sotto le finestre del Palazzo di Bankitalia: se qualcuno apre una finestra, il minimo che si può aspettare è un pomodoro fresco delle serre della Valdichiana in faccia .
E al ritorno da Roma, se qualche pomodoro è avanzato, sarà bene non sprecarlo: varrà sempre di più di quanto offre Ubi Banca per comprare Nuova BancaEtruria, Nuova Bancamarche e Nuova Cariferrara, tutte “salvate”.