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Ghinelli tra Baselitz, Cenerentola e la “rava della fava”: il sindaco distratto ma elegante

Il sindaco Ghinelli si perde tra galleristi confusi, opere liriche e la misteriosa “rava della fava” mentre Donati chiede chiarezza su fondazioni e finanziamenti culturali

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Se pensavate che i consigli comunali fossero roba noiosa, vi siete sbagliati di grosso. Lì dove ci si aspetta di parlare di fondazioni, finanziamenti e eventi culturali, il nostro Sindaco Ghinelli ha deciso di portarci in tour aa Milano, perfino alla Scala… con un piccolo stop alla confusione cronica.

Il consigliere Donati, con la pazienza di un monaco zen, ha provato a ricordare al Sindaco che la città ha bisogno di capire dove finiscono i soldi per la cultura e come vengono gestiti gli eventi. Niente di scandaloso, solo un po’ di chiarezza.

Ma Ghinelli, visibilmente preso dai suoi passatempi artistici, ha subito deviato verso il racconto dei suoi tour culturali: “Settimana scorsa sono andato a Milano all’inaugurazione della galleria del più importante collezionista… un gallerista, forse mondiale… Thaddaeus Baselic!” – peccato che il gallerista fosse l’austriaco Ropac e non l’artista Georg Baselitz, ma questi dettagli mica fermano un sindaco con tanta classe. Poi, come se non bastasse, è andato a vedere La Cenerentola alla Scala, giusto in mezzo alla settimana, perché evidentemente il tempo vola quando si è immersi nella cultura.

Ma ecco la chicca: Donati insiste sulle fondazioni e i finanziamenti culturali, e Ghinelli, sbottando, racconta che il dott. Merelli gli deve spiegare “la rava della fava” ogni volta, come se fosse un mistero cosmico, una formula segreta della burocrazia culturale, incomprensibile anche ai più esperti.

Donati, comprensibilmente perplesso, scrive su Facebook: “Colpisce il racconto di questo amministratore locale che ci descrive i suoi passatempi… Nessuno mette in discussione il tempo che dedica allo svago, ma alla città, ogni tanto, potrebbe dedicarci due occhi.”

Morale della favola: Ghinelli conosce tutti i collezionisti, confonde galleristi e artisti, va a vedere opere liriche a metà settimana, e ogni volta deve far spiegare la “rava della fava”. Noi intanto ci chiediamo chi deve decidere sui soldi della cultura, perché sembra proprio che qualcuno stia contando su un filo d’arte… e su molta pazienza.

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Gino Perticai
Gino Perticai
Dal 1973 nel mondo della comunicazione, una breve esperienza Milanese con A.P.C. agenzia di Marketing, con l’avvento delle prime radio in Fm inizia una serie di esperienze nelle radio locali: Radio Torre Petrarca, Radio OK, Golden Radio, Radio Life,  fino al 1998 momento in cui l’innata curiosità e la voglia di sperimentare novità lo portano a maturare il primo interesse sul world wide web. E' da lì che nel 2000 nasce l’idea delle prime testate regionali on line. Fonda Arezzo Notizie e la dirige fino al Giugno 2016. l'Ortica è la sua nuova scommessa.
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