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sabato, Luglio 19, 2025
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Poti, dove il bosco diventa cesso

Arezzo sommersa dai rifiuti: l'inciviltà corre in salita e si ferma solo per scaricare nel verde.
I boschi ringraziano

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Arezzo si conferma “capitale dell’imbecillità creativa” – e stavolta il bosco di Poti si becca pure la medaglia di legno marcio.

Girano già da mesi le denunce de L’Ortica (“Sacchi, plastica e oggetti abbandonati trasformano i boschi aretini in discariche abusive”) e ci avevano messo la faccia pure i Carabinieri Forestali, promettendo controlli e multe a raffica. Eppure – sorpresa! – nel fine settimana qualcuno ha pensato bene di rifornire il bosco di Poti,  lungo la Panoramica, con un nuovo carico di obbrobri: materassi sfondati, sedie sfasciate, un frigorifero che pare uscito da un film horror anni ’80 e immancabili sacchi neri rigonfi di schifezze. Leggi qui 

«È uno schifo!» sbotta Bruna, ciclista in buona fede e in cattivo odore (di rifiuti) dopo essersi trovata il bosco trasformato in tappeto di monnezza. Il suo video – ventisette secondi di rabbia e puzzo – documenta tutto: ingombranti lungo la strada, altri gettati tra gli alberi.

SERVIZIO GRATUITO? MACCHÉ, MEGLIO SGANCIARLO NEL BOSCO

Qui non serve il mago Otelma per capire che a ’sti geni basterebbe alzare il telefono: il servizio di ritiro ingombranti di Sei Toscana è gratis per le utenze domestiche, prenoti e ti portano via perfino la lavatrice della nonna. Stesso discorso per i due centri di raccolta comunali di Tramarino e Mulinaccio, sempre aperti a chi c’ha voglia (e due neuroni) di smaltire legalmente. seitoscana.itcomune.arezzo.it

Ma no: troppa fatica. Perché pagare zero euro quando puoi spaccare gli ammortizzatori e piegare le forcelle portando tutto su per i tornanti di Poti?

FORESTALI INCAZZATI, MA TELECAMERE ZERO

Le pattuglie del reparto Forestale hanno già il dossier in mano: segnalazioni su segnalazioni, qualche verbale, tante promesse di «tolleranza zero». Senza fototrappole però, beccare il porcaro di turno è come vincere il Gratta‑e‑Vinci: una botta di fortuna ogni mai. Nel frattempo il bosco si trasforma in showroom del cattivo gusto ambientale.

APPELLO ALLA CITTÀ (E AL PORTAFOGLIO)

  1. Segnalate: vedete un’auto che scarica? Foto, targa e 112.

  2. Sanzionate: multe pesanti e ritiro patente a chi usa la quercia come cassonetto.

  3. Sorvegliate: fototrappole e droni, costano meno di una bonifica.

  4. Vergognatevi: se tra questi rifiuti riconoscete qualcosa, fate ammenda e riprendetevela.

Arezzo rischia di passare alla storia non per la Giostra del Saracino, ma per la Giostra dell’Immondizia. Ecco il mio invito civico, urlato: “Bischeri, smettetela de scambiare i boschi per la discarica de casa vostra! Un bosco unn’è un cesso pubblico, e la natura non è la vostra serva col sacco nero in mano.”

Chi vuol capire capisca. Gli altri? Che si paghino la bonifica di tasca propria – con gli interessi.

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Gino Perticai
Gino Perticai
Dal 1973 nel mondo della comunicazione, una breve esperienza Milanese con A.P.C. agenzia di Marketing, con l’avvento delle prime radio in Fm inizia una serie di esperienze nelle radio locali: Radio Torre Petrarca, Radio OK, Golden Radio, Radio Life,  fino al 1998 momento in cui l’innata curiosità e la voglia di sperimentare novità lo portano a maturare il primo interesse sul world wide web. E' da lì che nel 2000 nasce l’idea delle prime testate regionali on line. Fonda Arezzo Notizie e la dirige fino al Giugno 2016. l'Ortica è la sua nuova scommessa.
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