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venerdì, Luglio 11, 2025
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New Public che?! Ecco la nuova “libreria” pubblica… ma solo se parli l’inglese!

Tra anglicismi e rigenerazione urbana, Arezzo presenta la sua nuova biblioteca pubblica… ma con il nome in perfetto stile “global”

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Arezzo – N’do se va a leggere? Alla New Public Library, bellezza!


L’hanno presentata in pompa magna, tra sorrisi istituzionali e render luccicanti, la “New Public Library” di Arezzo: ovvero, la nuova biblioteca pubblica, ma detta in lingua straniera, così pare più intelligente. O, come dicono da queste parti: “più scicche”.

Ora, la domanda ce la facciamo tutti: ma ‘un si poteva chiamalla semplicemente “Nuova Biblioteca Pubblica”? Oppure anche più diretto: “Libreria di Tutti”, “Casa del Libro”, o che so, “Stanza del Cervello”? Niente, troppo banale. Meglio chiamalla con un nome che nemmeno la mi nonna possa pronunciare. Sai com’è, se la dici in inglese pare più moderna, fa figo nei bandi europei e magari te ce danno più punti.

Qualcuno insinua che il sindaco Ghinelli, dopo “qualche” viaggetto negli Stati Uniti, sia tornato con un dizionarietto Oxford in tasca e l’illuminazione: “Facciamo il terzo luogo!”. E vai con la filosofia urbana all’americana: il primo luogo è casa, il secondo è lavoro, e il terzo… boh, sarà l’Esselunga?!

In ogni caso, pare che questa biblioteca non sia solo per leggere, ma anche per suonare, chiacchierare, prendersi un caffè, meditare, e magari farsi pure una ceretta. Una specie di multisala culturale con wifi, insomma. Un’idea figa, per carità. Però… serve davvero l’inglese per costruirla? O basta il buon vecchio senso civico e qualche libro nello  scaffale?

Il tutto sorgerà dove prima c’era lo scalo merci, zona più abbandonata di un cane in autostrada a Ferragosto. Ora diventerà zona pedonale, verde, connessa, inclusiva… insomma, un angolo di Copenaghen trapiantato tra la stazione e il Baldaccio.

Bravo il Comune, davvero. Ma occhio al nome: se chiami tutto “public”, “hub”, “coworking” e “third place”, alla fine rischi che ci vengano solo gli expat e chi ha fatto l’Erasmus.

E noi, poveri aretini con la quinta ragioneria e il C2 solo nel dialetto? A noi chi ce la spiega, la “New Public Library”?

Magari ci serviva prima un Corso d’Inglese Pubblico Gratuito. Ma quello, guarda caso, non l’hanno ancora annunciato.

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Gino Perticai
Gino Perticai
Dal 1973 nel mondo della comunicazione, una breve esperienza Milanese con A.P.C. agenzia di Marketing, con l’avvento delle prime radio in Fm inizia una serie di esperienze nelle radio locali: Radio Torre Petrarca, Radio OK, Golden Radio, Radio Life,  fino al 1998 momento in cui l’innata curiosità e la voglia di sperimentare novità lo portano a maturare il primo interesse sul world wide web. E' da lì che nel 2000 nasce l’idea delle prime testate regionali on line. Fonda Arezzo Notizie e la dirige fino al Giugno 2016. l'Ortica è la sua nuova scommessa.
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