La recente ricostruzione dei consiglieri comunali del Partito Democratico sulla situazione dell’archivio storico e sull’accesso alle pratiche edilizie ha assunto toni personali che trovo poco eleganti, se non offensivi. Preferisco però restare concentrata sul merito della questione.
Con orgoglio rivendico il lavoro svolto in questi anni per riportare alla normalità una situazione fortemente compromessa dagli effetti della pandemia e dalle norme sul distanziamento e la limitazione degli accessi. È stato un impegno costante, riconosciuto anche dagli stessi consiglieri Caneschi e Donati, che nel 2021 avevano sollevato il problema ma oggi ammettono che ‘la situazione è tornata alla normalità’. Un risultato ottenuto grazie all’ampliamento degli orari di apertura e all’incremento delle postazioni disponibili, in continuo dialogo con gli ordini professionali.
Di recente, per ragioni di sicurezza legate a criticità strutturali nell’immobile di via della Fiorandola, è stato necessario spostare temporaneamente il servizio di consultazione delle pratiche edilizie storiche presso la sede della ex Cadorna. Il personale ha mantenuto le stesse mansioni e, almeno inizialmente, il trasferimento non ha generato disservizi. Anzi, sono arrivati riscontri positivi sulla nuova sede. Tuttavia, il blackout informatico che ha colpito il Comune il 24 marzo ha rallentato le operazioni di movimentazione e ricollocazione dei documenti, portando i tempi oltre il limite dei 5 giorni prefissati.
Ci siamo attivati immediatamente per risolvere la situazione. È in corso la predisposizione di un progetto di adeguamento dell’immobile di via della Fiorandola. L’ufficio patrimonio ha già avviato un confronto con la proprietà per modificare il contratto di locazione, includendo gli interventi necessari a carico del locatore. Un sopralluogo tecnico è stato effettuato il 16 aprile per valutare interventi su antincendio, abbattimento delle barriere architettoniche e agibilità generale, così da consentire il ritorno del servizio in quella sede nel medio periodo.
Parallelamente, è stato avviato un processo di digitalizzazione dell’archivio documentale. Inizialmente si era pensato a un affidamento esterno per velocizzare l’operazione, ma a seguito di un confronto con le categorie professionali si è optato per una gestione interna, evitando così costi aggiuntivi per i cittadini.
Non ci siamo mai fermati, né durante l’emergenza sanitaria né oggi. Continuiamo a lavorare con determinazione per ridurre i tempi di accesso e migliorare i servizi, perché il nostro impegno è sempre dalla parte dei cittadini.”