Michele Menchetti (Consigliere comunale): “Servizi inadeguati, promesse disattese e una città trascurata”
Non siamo rassicurati dalle parole dell’assessore Alessandro Casi. L’impressione, piuttosto, è quella di trovarsi davanti all’ennesimo caso di gestione approssimativa e rinvii infiniti: come per l’area dell’ex anfiteatro o la discussa Piazza Saione, anche la manutenzione ordinaria sembra destinata a rimanere sulla carta.
Dopo numerose segnalazioni dei cittadini per la presenza di erba alta e incuria diffusa, l’assessore ha risposto attribuendo la responsabilità alle ditte incaricate, promettendo nuovi contratti di servizio e chiedendo ancora “pazienza”. Ma la pazienza dei cittadini si sta esaurendo, soprattutto di fronte a una città sempre meno curata, dove i disagi temporanei sembrano diventare permanenti.
Che si tratti di strade dissestate, edifici trascurati o aree verdi abbandonate, la musica non cambia: la parola “manutenzione” sembra del tutto assente dalla pianificazione di questa amministrazione. Eppure, si tratta di un’attività fondamentale che dovrebbe essere prevista, programmata e verificata con costanza, non affidata all’improvvisazione o alla speranza che “qualcuno” adempia.
Auspichiamo che i nuovi contratti, una volta firmati, siano finalmente rispettati, e che da parte dell’amministrazione ci sia un controllo puntuale, attento e responsabile. Troppo facile, come già accaduto, scaricare le colpe su altri quando i problemi sono visibili a occhio nudo.
Basta una passeggiata per rendersene conto: in alcuni punti della città, come lungo viale Cittadini, il verde incolto trasforma i marciapiedi in sentieri di campagna. Un’immagine che parla da sola e che, purtroppo, non rende giustizia al volto che Arezzo meriterebbe di mostrare.