Un’indagine congiunta di carabinieri e Guardia di Finanza ha portato alla richiesta di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere per un’organizzazione che riforniva di cocaina il centro di Arezzo e l’intera provincia. L’operazione, denominata “Clean”, ha rivelato un vasto giro di spaccio che coinvolgeva fornitori albanesi, italiani e nordafricani, con traffici che si estendevano fino a Città di Castello.
Per la prima volta nel tribunale di Arezzo, gli indagati sono stati sottoposti a interrogatori preventivi, come previsto dalla riforma Nordio, prima che il Gip decida sulla custodia cautelare. La droga, venduta fino a 60 euro al grammo, veniva distribuita in vari punti strategici della città e della provincia, con il palazzo delle poste del centro tra le principali zone di spaccio.
Le accuse si basano sulla legge antidroga n. 73, che prevede pene non inferiori a sei anni di reclusione. Durante le indagini, supportate da pedinamenti e tecnologia avanzata, sono stati documentati passaggi di cocaina, marijuana e hashish tra gli indagati.
Il Gip, dopo ore di interrogatori, è ora chiamato a decidere sulle misure cautelari richieste dalla procura.