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sabato, Maggio 3, 2025
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Gregorio X e un calcio memorabile

Un episodio poco noto della vita di Gregorio X: tra diplomazia, morale e un calcio decisivo

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Pochi sanno che il Papa che morì ad Arezzo nel 1275 era un grande moralista. Aveva partecipato come cappellano alla V Crociata in Terra Santa, con Edoardo d’Inghilterra, e proprio lì ricevette la notizia di essere stato candidato al papato durante il conclave di Viterbo, con l’intento di risolvere i conflitti tra i D’Angiò e la Casa degli Svevia.

Ripercorrendo la carriera ecclesiastica di Tedaldo Visconti, nato a Piacenza nel 1210, si scopre che a 26 anni divenne collaboratore del Cardinale Pecorara. Nel 1248 fu inviato a Parigi e, nel 1252, si trasferì a Liegi, dove divenne Arcidiacono sotto il Vescovo Enrico Gheldria, un uomo dissoluto e violento.

Il fatto:

Durante una passeggiata con il Vescovo, l’Arcidiacono si trovò a fronteggiare l’assalto di un cittadino che accusava Enrico di aver stuprato sua figlia minore.

  • “Mascalzone d’un prete, ora t’ammazzo dalle botte!” – gridò l’uomo.

  • “Che cavolo vuoi, pezzente che non sei altro?!” – rispose Enrico.

Nel frattempo, Tedaldo si era allontanato, ma quando l’uomo afferrò Enrico per il collo, intervenne tra i due. Nonostante ricevesse uno sganassone tra capo e collo, riuscì, seppur barcollante, a separare i due, con l’aiuto di alcuni passanti.

Visconti accompagnò il Vescovo in un luogo appartato e gli chiese delle accuse che gli erano state mosse dal padre della ragazza violentata. Come prevedibile, redarguì il Vescovo Enrico, arrivando a offenderlo. A questo punto, Gheldria si scagliò contro di lui e, per difendersi, Visconti gli sferrò un calcio nelle parti basse, con la gamba tesa. Il contraccolpo e la mancanza di allenamento causarono uno strappo inguinale, che gli impedì di andare più a cavallo e lo costrinse a camminare solo a piccoli passi. Tuttavia, non imprecò mai!

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Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
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