Le visite di parenti e amici ai pazienti ricoverati in ospedale sono consentite, nel rispetto delle misure sanitarie e di sicurezza volte a prevenire il rischio di contagio da malattie respiratorie trasmissibili. È fondamentale garantire un equilibrio tra l’apertura ai visitatori, le esigenze operative dei reparti e il rispetto del riposo e della tranquillità dei pazienti.
La Regione ha inviato una comunicazione ai direttori generali delle aziende sanitarie per chiarire che non esistono restrizioni in vigore che limitino le visite ai ricoverati, come accadeva durante la pandemia. La circolare, firmata dal direttore della direzione Sanità e Welfare Federico Gelli, è accompagnata da una lettera del presidente della Regione Eugenio Giani. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, aveva affrontato il tema degli orari di visita in una riunione con i direttori delle aziende sanitarie, a seguito di alcune segnalazioni di difficoltà.
“La presenza di parenti e amici è un elemento fondamentale per il benessere e il recupero del paziente – sottolinea Giani –. Questa circolare serve a fare chiarezza e a uniformare le regole adottate dalle singole strutture”.
Nel documento, la Regione precisa che, in assenza di normative specifiche, non vi sono motivazioni epidemiologiche che giustifichino restrizioni alle visite. Inoltre, non sussistono più limitazioni nemmeno per le onoranze funebri di persone decedute per Covid, dal momento che il divieto è decaduto un mese dopo la fine della fase di emergenza nazionale.
Per quanto riguarda i test diagnostici per Covid sui pazienti che accedono al pronto soccorso o vengono ricoverati, resta valido quanto previsto dall’ultima circolare ministeriale.