Arezzo, 10 febbraio 2025 – E così, in nome del progresso, ecco servito l’ennesimo capolavoro di lungimiranza: abbattere decine di pioppi secolari per allargare un fosso e sistemare una fognatura. Il tutto senza troppi giri di parole o preoccupazioni per l’ambiente. Complimenti vivissimi!
Il cantiere di via Campanacci è stato avviato con l’obiettivo di migliorare la sicurezza idraulica del torrente Castro. Ma, come sempre accade, gli “effetti collaterali” li subisce il verde pubblico. I cittadini, che evidentemente ancora si ostinano a credere che gli alberi siano una risorsa e non un fastidio, hanno alzato la voce e bloccato momentaneamente i lavori. Già, perché a nessuno era venuto in mente di coinvolgerli prima di piazzare le motoseghe. Che ingenui!
Politici in passerella, operai in stand-by
Nel frattempo, mentre gli operai restano fermi lontano da casa in attesa di ordini, la scena si riempie di esponenti politici locali, tutti pronti a esprimere indignazione e solidarietà. Strano, vero? Quando c’era da approvare il progetto, nessuno aveva nulla da ridire, ma ora fioccano le dichiarazioni sdegnate. A fare da cornice, il comitato Legambiente, il Comitato Saione e una carrellata di rappresentanti dell’opposizione, tutti riuniti sotto gli stessi pioppi che stanno per essere abbattuti. Magari per una foto ricordo prima che spariscano del tutto.
La Regione “decide”, i cittadini subiscono
Il progetto, finanziato con oltre 4,3 milioni di euro, prevede la “sistemazione idraulica” del torrente, ma evidentemente senza prevedere soluzioni meno distruttive. Chissà se almeno qualcuno ha pensato a ripiantare nuovi alberi o se il piano prevede semplicemente un bel panorama a base di cemento e terra battuta. Perché si sa, le piante danno fastidio, fanno ombra, sporcano con le foglie… molto meglio un bel paesaggio lunare!
I cittadini, nel frattempo, chiedono almeno un ripensamento, una verifica, un tentativo di salvataggio per quei pioppi che da sessant’anni caratterizzano la zona. Ma si sa, il verde non fa rumore (a differenza delle ruspe e delle seghe elettriche), quindi chi governa può sempre far finta di niente.
Dopo gli alberi, spariranno anche gli animali?
I cittadini denunciano un ulteriore problema che nessuno sembra considerare: il precedente intervento nella zona del Ponte della Parata ha già causato la scomparsa di scoiattoli e di numerose specie di uccelli che popolavano l’area. Adesso si replica, con la stessa identica ricetta: prima gli alberi, poi la fauna, e infine il deserto. L’impatto ambientale? Trascurabile, evidentemente, per chi pianifica questi progetti.
Intanto, il cantiere è solo sospeso, non cancellato. Da domani, i tronchi ricominceranno a cadere uno dopo l’altro. E alla fine, resterà solo una grande, meravigliosa… fogna.
Il problema è che uno finisce sempre per domandarsi fino a che punto nell’attività della pubblica amministrazione si abbia di mira l’interesse pubblico o entri in gioco qualche businnes poco chiaro. Forse non c’è altro modo di sistemare la fognatura? O c’è qualche interesse a incrementare il volume dei lavori? Considerare poi cose come gli alberi, gli scoiattoli, gli uccelli…siamo matti? Le solite ubbìe di chi dice no a tutto…si sa benissimo per esempio che l’alluvione in Emilia Romagna c’è stata perché non si fanno rialzare gli argini, non si fanno fare dighe, non si fanno scavare i corsi d’acqua…questo è quel che sostengono i partiti che ci governano, e guai a contestare il continuo spropositato consumo di suolo, che trova sempre quasi tutti d’accordo, perché fa impresa, fa PIL, fa lavoro (ci dicono). Un ettaro di terreno agricolo può drenare fino 3.750 tn di acqua o circa 400 mm di precipitazioni…gli alberi, la vegetazione trattengono acqua, ne impediscono lo scorrimento veloce, invece ci fanno vedere i ponti ostruiti dagli alberi nelle alluvioni e ciò invece di portare a un’adeguta manutenzione delle sponde finisce spesso per risolversi nel taglio più indiscriminato. L’ambientalismo? E’ l’oppio, anzi, il pioppo dei popoli.
Sappiamo benissimo quali sono gli interessi
I lavori portano soldi alle regioni e più alberi taglieranno e più si riempiranno le tasche
Con i soldi del PNR della stramaledetta UE
Mi permetto…
mi permetto di contestare quanto scritto in quanto i pioppi non sono secolari ma nemmeno cinquantennali, sono stati piantati a metà degli anni 80 quando fu costruito il ponticello su via signorini.
Il ciclo di vita dei pioppi non è lunghissimo infatti nel nord vengono piantati soprattutto per ricavare cellulosa, con unb ciclo di vita di circa 25 anni.
I pioppi di quelle dimensioni in primavera creano numerosi problemi con pollini prodotti da un singolo pioppo se poi si moltiplicano per il numero delle piante presenti, vi lascio immaginare a primavera qual è la situazione.
Le piante e gli alberi sono assolutamente necessari per tutti, ma il dissesto idraulico è una realta. Una volta che Regione Toscana decide di investire in modo serio e strutturato , perchè di investimento si tratta, sul territorio Aretino, mi sembra che sbraitare a vanvera ricordi dsolo da dove veniamo ovvero siamo solo Botoli Ringhiosi.
I pioppi piantati x scopi produttivi vengono tagliati anche dopo 10 anni( esempio, quelli usati x il compensato)… Un pioppo puo’ campare anche 150 anni
Il buco li alla Parata non e’ in grado di reggere un evento di rischio alluvionale, i lavori x scongiurare tali eventi sono stati fatti più a monte con la cassa d espansione. Se il criterio deve essere quello dei pollini non basterebbe buttare giù qualche centinaio di piante in citta’. Non so se e’ indispensabile buttarli giù x rifare una fognatura, ma mi domando dove fosse quella vecchia. Se non e’ indispensabile non si dovrebbe radere al suolo tutto di colpo. Si potrebbe per esempio fare un abbattimento selezionato con sostituzione progressiva delle piante abbattute con altre uguali o diverse. Le estati sono sempre più torride e gli alberi sono essenziali a mitigare il calore, spero che abbiano valutato anche questi aspetti, perche’ in altre parti della città non l hanno fatto.
Aggiungo che se vogliono piantare alberi a Poti c’è un ampio spazio oggetto di incendio di alcuni anni fa che avrebbe bisogno di una bella ripiantumazione…. ma lassù chi li vede?