Dopo otto mesi, il carico di tabacco estero sequestrato dalla Guardia di Finanza di Arezzo è stato dissequestrato e restituito ai proprietari. Il tribunale ha assolto gli imputati, ritenendo che non vi fosse evasione fiscale.
La vicenda ha avuto inizio a giugno, quando un tir con dieci tonnellate di cascame di tabacco lavorato, proveniente dalla Croazia e diretto a una società di Castiglion Fiorentino, è stato fermato in Valdichiana. I finanzieri sospettavano un caso di contrabbando, ritenendo che il tabacco fosse fumabile e quindi soggetto ad accisa, con un’evasione stimata in circa 1,5 milioni di euro.
Nel processo, celebrato ieri con rito abbreviato davanti al giudice Giulia Soldini, è risultata decisiva la perizia della difesa. Le analisi hanno confermato che il tabacco, sebbene tecnicamente fumabile, non fosse destinato alla vendita al dettaglio e quindi non soggetto a tassazione.
La sentenza, le cui motivazioni saranno depositate entro 90 giorni, ha assolto gli imputati, un’imprenditrice aretina e un cittadino croato, “perché il fatto non sussiste”. I loro legali, gli avvocati Antonio Crivelli, Carlo Buricchi e Diego Modrusan, hanno sostenuto che il tabacco, essendo confezionato in colli da 100 kg ciascuno, non rientrasse nelle categorie soggette ad accisa.
Di conseguenza, il carico è stato restituito ai proprietari, segnando la fine di una vicenda giudiziaria che aveva ipotizzato un’evasione fiscale da due milioni di euro.