Nuove Acque esprime preoccupazione per i dati diffusi da Greenpeace, che segnalano la presenza di PFAS nelle acque di Arezzo a concentrazioni superiori ai limiti normativi previsti per il prossimo anno. Secondo l’organizzazione, un campione prelevato da un fontanello della città ha mostrato valori superiori ai futuri standard.
In risposta a queste informazioni, Nuove Acque ha tempestivamente informato ASL e Comune di Arezzo, chiarendo che nelle numerose operazioni di monitoraggio effettuate negli ultimi anni non era mai stata riscontrata la presenza di queste sostanze. Pertanto, i dati forniti da Greenpeace risultano anomali.
Nonostante ciò, in linea con il principio di massima trasparenza e tutela, Nuove Acque ha avviato una campagna di monitoraggio straordinario. Sono stati prelevati campioni in diversi punti della rete idrica, incluso quello oggetto del prelievo da parte di Greenpeace. I risultati delle analisi, condotte da laboratori accreditati, hanno confermato l’assenza di PFAS, come evidenziato nei monitoraggi precedenti.
Nel novembre 2024, il Comune, la ASL e Greenpeace sono stati informati dei risultati, che hanno escluso la presenza di PFAS nel fontanello analizzato. Greenpeace, nel suo report, ha dichiarato:
“Il monitoraggio straordinario effettuato dal gestore, in linea con i risultati del 2020, ha confermato che le concentrazioni di PFAS sono inferiori al limite di quantificazione in tutti i campioni. Sebbene i dati rassicuranti necessitino di ulteriori verifiche, il gestore ha fornito informazioni chiare e adeguate.”
Nuove Acque, pur mantenendo la propria certezza sulla correttezza dei dati, si rende disponibile a collaborare con Greenpeace e le autorità competenti per ulteriori approfondimenti.