I nostri farmaci sono caratterizzati dalla parola ANTI: – antibiotici – antidolorifici – anti ipertensivi – anti colesterolo – anti acidità gastrica …
Un farmaco contro ogni sintomo.
Si va dal medico e poi si entra in farmacia con lo scopo primario di eliminare un sintomo. Eliminato il sintomo, si continua a vivere, ad avere stili di vita e di alimentazione, senza pensare alla CAUSA del sintomo clinico.
Per avere dopo un po’ di tempo lo stesso sintomo. Si ritorna in farmacia.
Viviamo come consumatori passivi di farmaci a vita.
Se il nostro corpo ha un sintomo clinico che desideriamo eliminare, possiamo assumere un farmaco MA vediamo di riflettere sulla causa, sul motivo che ha creato il sintomo.
Ma la medicina della sintomatologia domina oggi.
E i costi della spesa farmaceutica aumentano ogni giorno di più.
Si continua a mangiare male tanto poi si sono le statine a correggere valori elevati del colesterolo.
LE CHIAVI DELLA SALUTE
Un kg di grasso corporeo contiene circa 3 km di capillari sanguigni. Più una persona e’ grassa, più avrà una rete vascolare alterata che causerà aumento della pressione arteriosa.
Se dimagrisce la sua alta pressione potrà’ ridurre la sua pressione.
Se continua a mangiare come sempre sarà un consumatore passivo a vita di un farmaco per il sintomo ipertensione arteriosa.
E potrai portare tanti altri esempi.
Le più recenti ricerche scientifiche realizzate in ogni parte del mondo affermano che la SALUTE dipende per il 30% dalla genetica soggettiva / solo per il 20% dal servizio sanitario nazionale / per il 50% dal nostro stile di vita, in cui centrale e primaria e’ l’alimentazione. Si l’alimentazione!
La nostra mano che porta il cibo dal piatto alla bocca condiziona il 50% della nostra salute.
ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
Occorre però realizzare una alimentazione consapevole generata dalla conoscenza scientifica del rapporto tra cibo e salute.
Si spende in Italia per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale ogni anno 127 miliardi di euro, più i nostri ticket per garantire solo il 20% della salute pubblica. E’ davvero carente in Italia una linea di educazione all’uso consapevole del farmaco.
Come e’ carente l’educazione ad una alimentazione consapevole.
Insomma la persona e’ e resta “ignorante” perché sia un consumatore passivo in farmacia, nel supermercato alimentare al fine di incrementare il consumo di farmaci ANTI e di alimenti, con le relative ingenti entrate economiche.
Sono nostri fatti di cronaca quotidiana.
In questo scenario ciascuno si salva da solo, con la sua conoscenza, trasformandosi da consumatore passivo a consumatore attivo capace di “scegliere” il suo farmaco se necessario, cercando comunque di conoscere la causa del sintomo e rimuoverla.
Diventare Consumatore attivo nella scelta del cibo e dell’eventuale farmaco,se necessario.
Scrivo per essere medico, la parola può essere ed è: un “farmaco” umano, naturale.