Un trentuno dicembre di un anno qualsiasi, lui si accorse che il mondo andava nel senso sbagliato e si impose di far tornare indietro ogni cosa.
Vi parrà strano pensare, ma le persone iniziarono a camminare all’indietro e a tornare da dove erano venute, le auto scorrevano sicure in retromarcia e i guidatori, incuranti, guardavano avanti. Lo stesso accadeva per le moto. Alcuni problemi sorsero con le corse notturne: scommesse sulle gare di cavalli e cani persero senso, così come la lotta dei galli, dove la ferocia dei bipedi non si manifestava più. Tuttavia, nessuno perdeva denaro, né ne vinceva.
Dal punto di vista dei morti, questi tornavano in vita: riapparivano i nonni o i genitori scomparsi, e per i più disgraziati, i figli perduti. Per chi non aveva mai avuto nessuno da perdere, restava una sensazione sospesa tra gioia e dolore, nell’interrompere quel liscio andare avanti della vita.