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mercoledì, Aprile 2, 2025
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Babbo Natale s’è sbagliato

Il gossip di Cesare Fracassi
Un dialogo ironico e surreale tra Babbo Natale e Gesù Bambino sulle difficoltà del loro "lavoro"

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“Non ne posso più! Caricare, mettere tutto dietro la slitta… e poi in alcuni posti non c’è neppure la neve! Mi tocca pure montare le ruote invernali!” borbottò Babbo Natale, stanco.

Gesù Bambino, con tono ironico, rispose: “Ovvìa, non ti lamentare! Non fai niente per dodici mesi e poi, per una decina di giorni di lavoro, sembri esausto. Pensa a me: non cresco mai, devo stare fermo al freddo e al gelo ad aspettare quei tre… Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. E, come se non bastasse, uno porta l’oro, ma quegli altri due? Potessero portare un culaccio di salame! No, invece… l’incenso mi fa girare la testa e la mirra non mi piace!”

Babbo Natale ribatté: “Lo dici a me? Da un anno all’altro mi fanno entrare dai camini e poi mi tocca ripulirmi tutto ogni volta. Una volta, in un paesino, rimasi incastrato: arrivò quella racchia della Befana e cominciò a tirarmi scopate in testa, lanciandomi patate e carbone addosso!”

Gesù Bambino sospirò: “Oh! Sono due giorni che non cambiano la paglia all’asinello e a quella mucca cacona! Però, va detto, lo facciamo per rendere felici i bambini di tutto il mondo, e alla fine sono contento. Posso stare vicino alla mi’ mamma e al mi’ babbo. Ma, a proposito, cosa mi hai portato?”

Babbo Natale, con aria soddisfatta, disse: “Uno smartphone! Contento?”

Gesù Bambino lo guardò severo: “Innanzi tutto, non si dicono prima i regali che porti! Mi levi tutto il divertimento! E poi… hai visto che questi attrezzi portano alla dipendenza?”

Babbo Natale sbuffò: “Senti, o ‘cittino’, scrivi come tutti gli altri la letterina e io tornerò indietro a portarti quello che vuoi!”

Gesù Bambino, presa penna e carta, scrisse:
Caro Babbo Natale, vorrei la pace in tutto il mondo.

Babbo Natale, guardando il foglio, mormorò: “Speriamo che ci sia rimasta… almeno nella testa di qualcuno.”

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Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
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