Ogni mattina, quando apriamo gli occhi, ci viene offerta una tela bianca. Una superficie immacolata che aspetta solo di essere colorata dalle nostre scelte, dai nostri pensieri, dai nostri gesti. Non importa quanto sia stato rovinato il giorno precedente: la tela di oggi è nuova, pulita, piena di possibilità. È un dono che riceviamo, spesso senza rendercene conto.
La giornata può essere colorata con atti di gentilezza, pennellate di gratitudine e tratti di coraggio, oppure sporcata dalla rabbia, dall’apatia o dall’indifferenza. Spetta a noi scegliere il pennello da usare. Eppure, la soddisfazione più grande non nasce quando dipingiamo solo per noi stessi, ma quando riusciamo a colorare la vita di qualcun altro. Ci sono giorni in cui andiamo a letto più leggeri, con un senso di pace che riempie il cuore. Quasi sempre, questo accade quando siamo riusciti a fare la differenza per qualcuno: una parola detta al momento giusto, un aiuto offerto senza aspettative, un dono fatto con amore.
Ma, a volte, non siamo soli a dipingere la nostra tela. Ci sono persone che sembrano fatte apposta per gettare macchie d’inchiostro sul nostro lavoro, vampiri energetici che si nutrono della nostra luce, lasciando ombre e caos dove c’era bellezza. È come se la loro presenza diventasse un ostacolo continuo, un buco nero che risucchia la nostra energia e ci trascina in un abisso di negatività. Alcuni di questi esseri, spesso inconsapevolmente, cercano lo scontro per alimentare il proprio “corpo di dolore,” quella parte di loro che vive di conflitti, recriminazioni e tensioni.
In quei giorni, è difficile restare saldi nella positività e nella luce. Vorremmo creare un paesaggio sereno, ma ci troviamo a combattere contro macchie improvvise che richiedono tutta la nostra forza interiore per non farci trascinare nell’oblio. La vita, come ogni tela, ha sempre un rovescio della medaglia: luce e ombra convivono, e sta a noi imparare a guardare oltre, a ritrovare i colori perduti.
E allora vale la pena ricordare che, anche nelle giornate più difficili, ogni piccola pennellata positiva conta. Ogni gesto gentile, ogni perdono, ogni momento di silenzio scelto al posto dello scontro, è un modo per riprendere in mano il pennello e ricominciare a dipingere. Non possiamo controllare gli altri, ma possiamo scegliere come rispondere, quale segno lasciare su quella tela.
Quando chiudiamo gli occhi la sera, la tela del giorno è completa. Alcuni giorni saranno quadri meravigliosi, altri forse confusi o incompiuti. Ma ogni pennellata conta. Ogni piccolo gesto lascia un segno. E il bello è che, anche quando sbagliamo o qualcuno rovina il nostro lavoro, il giorno successivo abbiamo una nuova tela su cui ricominciare.
Se imparassimo a vedere ogni giornata in questo modo, forse vivremmo con più intenzione e gratitudine. Perché la vita è fatta di attimi che scorrono veloci e di tele che spesso lasciamo in bianco, presi dalla fretta o dalla distrazione. Ogni giorno è un’opportunità. Ogni giorno è una tela che aspetta noi.
S.S.C.