Dal 2025 le pensioni di guerra saranno rivalutate del 4,49%. La notizia arriva dalla sezione di Arezzo dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), che annuncia l’adeguamento dei trattamenti pensionistici secondo gli indici ISTAT, basati sull’inflazione e l’andamento dei prezzi.
Tra le novità, un aumento del limite di reddito per accedere alla pensione, che passa da 18.187 euro a 19.003 euro, ampliando così il numero di beneficiari, tra cui invalidi, orfani e vedove di guerra. Per aiutare gli interessati, gli uffici ANVCG di via Margaritone offriranno gratuitamente orientamento e consulenza per verificare i requisiti e spiegare le modalità di accesso al sussidio.
Campagna tesseramenti 2025
Nel frattempo, la sezione di Arezzo ha aperto la campagna di tesseramento per il 2025. L’associazione, che conta circa 500 iscritti tra soci effettivi e Promotori di Pace, continua a perseguire obiettivi di solidarietà sociale e memoria storica, promuovendo la tutela delle vittime civili di guerra e dei loro familiari, l’educazione ai diritti umani e la diffusione di una cultura di pace.
Tra i progetti in programma spiccano i laboratori “Al servizio del domani”, destinati alle scuole secondarie di secondo grado. A partire da gennaio, questi incontri proporranno riflessioni sulle conseguenze dei conflitti e sull’importanza di giustizia sociale, democrazia e solidarietà. Sarà dato particolare rilievo al ruolo del volontariato, con l’obiettivo di coinvolgere giovani generazioni come nuovi Promotori di Pace.
La mission dell’associazione
«L’ANVCG – spiega il presidente provinciale Ulisse Domini – evolve continuamente per mantenere attuale la propria missione. In un mondo in cui i conflitti continuano a mietere vittime civili, è essenziale investire nella cultura della pace, partendo dalle scuole. Sul territorio aretino puntiamo a coinvolgere sempre più Promotori di Pace, per rafforzare il nostro impegno sociale».
Con questa nuova rivalutazione delle pensioni e i progetti per il 2025, l’ANVCG di Arezzo conferma il suo ruolo centrale nel supportare le vittime civili di guerra e promuovere la pace.