Antica nemica, poi alleata e infine sottomessa nel 1570 da Firenze, la Repubblica di Siena ha una storia ricca di eventi e trasformazioni. La presa della città, rappresentata dal Vasari, avvenne con l’ingresso delle milizie fiorentine da Porta Camollia.
Già nel Medioevo, Siena si distingueva come un importante centro agricolo, sfruttando la forza delle correnti del fiume Elsa per alimentare cartiere, molini, vetrerie e ferriere. Ma non tutti sanno che, tra le sue eccellenze, figurava anche uno dei più importanti stabilimenti di bachicoltura, lo stabilimento bacologico Giovannelli.
Nel 1472 fu fondato il Monte di Pietà, successivamente Monte dei Paschi di Siena, con l’obiettivo di aiutare la popolazione più disagiata della città. Tuttavia, con il passare dei secoli, furono proprio i bachi da seta – conosciuti come “bachi rossi” – a lasciare un segno significativo nella storia economica della regione.
La bachicoltura, introdotta dagli Arabi in Sicilia intorno all’anno 1000, si diffuse poi in tutta Italia. Oggi, dopo circa un secolo di declino, questa antica pratica sta vivendo una rinascita, specialmente in Veneto e Lombardia.