Nella notte di venerdì 29 novembre, un’operazione congiunta della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Arezzo, della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Arezzo e del Servizio Centrale Operativo di Roma ha portato al fermo di due cittadini romeni, sospettati di far parte di una banda responsabile di furti ai danni di aziende orafe nella provincia di Arezzo.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, hanno consentito di raccogliere prove che collegano i due fermati ad almeno due episodi criminosi. Il primo è il furto avvenuto la notte del 28 novembre presso la ditta di lavorazione di metalli preziosi “Fullove” di Laterina Pergine Valdarno; il secondo è un tentativo di furto del 22 novembre ai danni della ditta “New Chains” a Tegoleto, nel comune di Civitella in Val di Chiana.
Poco dopo il furto presso la “Fullove”, un individuo sospetto, con abiti sporchi di fango, è stato notato nei pressi di un bar vicino alla stazione dei Carabinieri di Laterina. Fermato per accertamenti, non è stato in grado di fornire spiegazioni valide sulla sua presenza in zona. Parallelamente, una Lancia Y con a bordo un secondo uomo è stata individuata in un’area rurale, presumibilmente usata dai ladri per la fuga. Anche quest’ultimo, di origine romena, non ha saputo giustificare la sua presenza.
Le successive indagini hanno portato le forze dell’ordine a scoprire un covo fuori provincia, dove sono stati rinvenuti indumenti, strumenti e altri elementi collegati al furto. Ulteriori verifiche hanno confermato la presenza dei due sospettati a Tegoleto la sera del tentato furto alla “New Chains”.
I due uomini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per furto aggravato e tentato furto pluriaggravato. Su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. del Tribunale di Arezzo ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.
Il Prefetto di Arezzo ha elogiato l’efficacia dell’azione investigativa, sottolineando il valore del lavoro congiunto delle forze dell’ordine nel contrasto al fenomeno dei furti nelle aziende orafe. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi anche oggi, ha ribadito l’impegno a rafforzare le misure di controllo sul territorio.
Le indagini restano in corso e coperte dal segreto istruttorio.