Arriva un momento nella vita in cui si smette di correre dietro alle cose e si comincia a lasciare andare tutto ciò che non è destinato a noi. Non è rassegnazione, né perdita di interesse, ma una scelta di consapevolezza. È la maturità che ci insegna a distinguere ciò che arricchisce la nostra anima da ciò che la svuota, ciò che vale la pena trattenere da ciò che è meglio lasciare andare.
Non si arriva a questo punto senza un percorso fatto di cadute, dolori e riflessioni profonde. È nei momenti di crisi che impariamo le lezioni più grandi: la forza di rialzarci, il coraggio di guardare in faccia il dolore e l’umiltà di accettare che non tutto è sotto il nostro controllo. Ogni esperienza, anche la più difficile, diventa un mattone nella costruzione della nostra anima.
Impariamo a vedere i segnali che la vita ci manda, piccoli indizi che ci indicano quando è tempo di insistere e quando, invece, è meglio fermarsi. Lasciare andare non significa arrendersi, ma avere la saggezza di capire che alcune cose non appartengono al nostro cammino. Questo non esclude che possano tornare in futuro, in una forma diversa o in un momento più maturo, ma accettare il presente è la chiave per trovare la pace interiore.
La maturità è anche saper guardare gli altri con occhi nuovi. Quello che un tempo ci feriva, oggi lo comprendiamo. Capire che le parole o i comportamenti altrui spesso non hanno nulla a che fare con noi, ma nascono dalle loro battaglie personali, ci permette di liberarci dal peso del risentimento. È una scelta di leggerezza, non di debolezza.
A volte ci sembra di essere stati messi alla prova più di quanto avremmo voluto o meritato, ma è proprio in quelle prove che ci accorgiamo di quanto siamo cresciuti. Ogni difficoltà superata ci prepara a una versione più forte e consapevole di noi stessi, capace di vedere la bellezza anche nelle cose semplici e di affrontare le sfide con serenità.
La maturità non è un punto d’arrivo, ma un viaggio continuo, un lavoro quotidiano fatto di ascolto e presenza. È un dono che ci permette di vivere il presente senza rimpianti per il passato e senza ansie per il futuro. È la libertà di essere fedeli a noi stessi, sapendo che, in ogni caso, abbiamo fatto del nostro meglio con ciò che avevamo; aggiungo una piccola riflessione personale: non tornerei indietro di dieci anni, anche se mi avvio ai settanta. Buona vita consapevole a tutti!!S.S.C.