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Il qui e ora: l’arte di essere nel presente

Scopri l’arte di vivere nel momento presente: un viaggio di consapevolezza, libertà e autenticità

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Viviamo in un mondo che ci spinge continuamente a pensare a ciò che verrà o a rimuginare su ciò che è stato. Ci ritroviamo spesso a correre, a fare progetti, ad accumulare pensieri sul domani, dimenticando l’essenza più semplice: il momento presente. La filosofia ZEN, con la sua visione profonda e silenziosa, ci invita a fermarci, a riscoprire l’arte di essere nel “qui e ora”, uno spazio in cui il passato e il futuro si dissolvono, lasciando spazio solo a ciò che è. Quando ci ancoriamo al presente, scopriamo una dimensione di libertà e serenità. Il “qui e ora” non è solo un attimo fugace, ma una finestra di autenticità che ci permette di liberarci dal peso del passato e dall’ansia del futuro. Ogni istante è unico, irripetibile, e nel viverlo pienamente ci connettiamo profondamente a noi stessi e a ciò che ci circonda. È come una luce che illumina il nostro cammino, ricordandoci che solo ciò che viviamo in questo preciso momento ha un valore autentico.

Non è facile restare nel presente. La vita moderna ci bombarda di stimoli e distrazioni: la tecnologia, i social media, il lavoro e le responsabilità ci trascinano costantemente lontano da noi stessi. Viviamo proiettati verso il “prima” o il “dopo”, senza mai fermarci a respirare. Eppure, ogni momento di distrazione ci allontana da quella preziosa sensazione di pace che solo la consapevolezza del presente può dare. La sfida più grande è proprio questa: spegnere i rumori esterni e ritrovare la calma interiore che ci riporta a ciò che è semplice e autentico.

Il “qui e ora” è anche un esercizio di accettazione. La filosofia zen ci insegna a vivere senza giudizio e senza aspettative rigide, accettando le cose così come sono, senza volerle cambiare. Essere presenti significa osservare ciò che accade dentro e fuori di noi, senza aggrapparsi a pensieri, senza respingere le emozioni. È un’arte, quella di osservare senza interferire, di lasciare che la vita fluisca senza sforzo, come un fiume che scorre. E in questa osservazione pacifica, troviamo una forma di libertà: siamo liberi dal bisogno di controllare, di dirigere, e possiamo semplicemente essere.

Vivere nel presente significa anche imparare a lasciare andare. Spesso ci attacchiamo a pensieri, preoccupazioni, desideri, come se fossero fondamentali per la nostra identità. Ma nel “qui e ora”, tutto ciò che non è essenziale si dissolve. Lasciare andare è un atto di fiducia nella vita, un modo per liberarsi dal peso delle aspettative e delle ansie. Quando smettiamo di cercare di possedere ogni momento, ci apriamo alla possibilità di vivere con maggiore leggerezza e serenità. Praticare il “qui e ora” è come coltivare un giardino: richiede pazienza, dedizione e cura. Ogni momento presente è un dono che ci viene offerto, e accoglierlo con gratitudine ci permette di sperimentare la vita in modo più intenso e profondo. Anche i momenti di apparente banalità, come una passeggiata o una tazza di tè, assumono un valore speciale se vissuti con piena consapevolezza. Il tempo smette di essere qualcosa che ci sfugge tra le dita e diventa invece un alleato, un compagno che ci accompagna dolcemente.

La pratica del “qui e ora” ci insegna a guardare la vita con occhi nuovi, ad apprezzare le piccole cose che spesso diamo per scontate. È un invito a rallentare, a riscoprire la bellezza della semplicità e a vivere con gratitudine ogni attimo che ci è donato. La filosofia zen ci ricorda che il vero tesoro non si trova nel rincorrere il domani, ma nel vivere pienamente l’oggi. Essere nel presente significa ritrovare noi stessi, respirare con calma e abbracciare la vita per quello che è, senza filtri né illusioni. Solo nel “qui e ora” possiamo essere davvero liberi e autentici, vivendo ogni istante come se fosse l’unico, perché in fondo, lo è”. * S.S.C.*

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Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari, nata a Milano nel 1955, si trasferisce a Melzo nel 1990. Membro del “GAM” dal 1997, partecipa a mostre locali esplorando diverse tecniche artistiche: ritratti a matita, dipinti a olio, sculture in argilla e quadri in resina. Ha fondato una galleria d’arte e una scuola di cake design. Il quotidiano Il Giorno ha descritto via Napoli 37 come “la Montmartre di Melzo”. Attualmente, si dedica principalmente alla scrittura.

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