11 C
Comune di Arezzo
mercoledì, Aprile 2, 2025
HomeBlogsLa resilienza: due facce della stessa medaglia

La resilienza: due facce della stessa medaglia

La resilienza è una forza interiore che ci permette di rialzarci nelle avversità, ma a volte può trasformarsi in una maschera di ferro che ci isola e ci allontana dalla nostra vulnerabilità

-

La resilienza è la capacità di affrontare le difficoltà, rimanere in piedi nonostante le tempeste della vita, e trovare la forza per ricominciare. È quella dote che, come una molla, ci permette di risollevarci ogni volta che siamo messi alla prova. Rappresenta la faccia “A” del disco: la forza interiore che ci guida attraverso i momenti bui e ci aiuta a superare dolori, perdite e delusioni. È ciò che ci permette di mantenere la speranza anche quando tutto sembra crollare, un faro che ci illumina quando il cielo è coperto di nuvole.

Essere resilienti significa riuscire a trasformare le cicatrici in storie di rinascita, fare della fragilità un punto di forza e trarre insegnamento dalle avversità. Le persone resilienti sono come alberi dalle radici profonde: possono essere piegati dal vento, ma non si spezzano. Anzi, dal terreno arido traggono nuova linfa per fiorire di nuovo. In questa capacità di adattamento e di ripresa, la resilienza diventa sinonimo di crescita personale, un motore che spinge a migliorare e a trovare nuovi equilibri, anche dopo le più dure cadute.

Ma la resilienza ha anche una faccia “B”, meno luminosa e spesso trascurata. A volte, questa forza può diventare un peso, un’imposizione sociale che ci chiede di resistere sempre, senza lasciare spazio alla vulnerabilità. In un mondo che celebra chi non si arrende mai, la fragilità diventa quasi un tabù, qualcosa da nascondere dietro una maschera di forza. In questa prospettiva, la resilienza rischia di trasformarsi in un muro che ci isola dagli altri, rendendo difficile chiedere aiuto o ammettere di avere bisogno di un sostegno.

La pressione a “resistere a tutti i costi” può portare a un senso di solitudine, di inadeguatezza, soprattutto quando le energie iniziano a mancare. Si rischia di confondere la resilienza con la negazione del dolore, ignorando che accettare le proprie debolezze può essere il primo passo per ritrovare una forza autentica. In questi casi, la resilienza diventa una gabbia, un’armatura che ci protegge, ma che allo stesso tempo ci impedisce di vivere appieno le nostre emozioni.

Così, come un disco a 45 giri, la resilienza ci mostra due lati. Da un lato, la capacità di risalire la corrente e di rigenerarsi. Dall’altro, il pericolo di isolarsi in una resistenza ostinata che non lascia spazio all’umanità e alla condivisione. Forse, la vera sfida sta nel trovare un equilibrio tra le due facce, accettando la forza di rialzarsi ma anche la libertà di riconoscere quando è tempo di fermarsi e chiedere una mano. Solo così, la resilienza può diventare non solo una qualità, ma un percorso di crescita che ci avvicina agli altri e, soprattutto, a noi stessi”. * S. S. C. *

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari, nata a Milano nel 1955, si trasferisce a Melzo nel 1990. Membro del “GAM” dal 1997, partecipa a mostre locali esplorando diverse tecniche artistiche: ritratti a matita, dipinti a olio, sculture in argilla e quadri in resina. Ha fondato una galleria d’arte e una scuola di cake design. Il quotidiano Il Giorno ha descritto via Napoli 37 come “la Montmartre di Melzo”. Attualmente, si dedica principalmente alla scrittura.
- Advertisment -
clickandfly dervizi foto video con drone o senza per agriturismi cantine

Dello stesso autore

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal