È morto mentre lavorava nel cantiere del memoriale dedicato alle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova. Marco Ricci, 39 anni, residente a Sansepolcro e dipendente di una ditta locale, è precipitato da un’altezza di dieci metri, riportando un trauma cranico fatale. Nonostante i tempestivi soccorsi e il ricovero all’ospedale San Martino, è deceduto dopo una breve agonia. La morte cerebrale è stata dichiarata questa mattina.
Il sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti, ha espresso profondo cordoglio a nome dell’Amministrazione Comunale: “Con enorme tristezza abbiamo appreso di questa tragica notizia, che si aggiunge a una catena di incidenti mortali che sembra non avere fine. È urgente affrontare con decisione la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ai familiari di Marco Ricci va la nostra vicinanza e il più sentito cordoglio dell’intera comunità.”
Le indagini preliminari condotte dagli ispettori della Usl 3 genovese hanno ricostruito la dinamica dell’incidente: Ricci stava lavorando vicino al vano ascensore della futura ludoteca del Parco del Ponte Morandi, quando ha messo un piede su una tavola non fissata, cadendo nel vuoto. Nonostante l’immediato intervento del 118, non è stato possibile salvarlo.
Originario di Roma, Marco Ricci si era trasferito a Sansepolcro da anni, lavorando presso la Life, un’azienda specializzata in carpenteria metallica. Amici e colleghi lo ricordano come una persona disponibile e appassionata, soprattutto tifoso fedele della Roma, legame che manteneva forte nonostante il trasferimento in Toscana.
Questo tragico incidente ha riacceso il dibattito sulle condizioni di sicurezza nei cantieri, con critiche mosse dai sindacati genovesi sulla catena di appalti e subappalti. Il cantiere è stato posto sotto sequestro, mentre il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il sostituto procuratore Giuseppe Longo indagano per omicidio colposo.
La tragedia di Ricci si collega tristemente alla “maledizione” del Ponte Morandi per la comunità aretina: Stella Boccia e il suo fidanzato Carlos Trujillo, entrambi di Arezzo, furono tra le vittime del crollo del viadotto sette anni fa.
Appalto, subappalto e… morte!