La storia che ci conduce fino al 3560
Nel corso del tempo si sono verificati vari salti temporali, uno dei quali ebbe luogo circa 50 anni dopo l’anno santo del 2000.
Fu il periodo dell’elettrico: in Oriente, considerando la Grecia e le Hawaii come confini, si riuscì a utilizzare un apparecchio acustico a batteria che traduceva le diverse lingue parlate all’epoca.
Tuttavia, la durata delle batterie era regolata da disposizioni politiche, causando volutamente disguidi di traduzione.
Questa situazione portò il governatore della Florida, negli Stati Uniti, a dichiarare guerra simultaneamente allo stato di Washington e alla Repubblica di San Marino.
Ne seguì un caos che si risolse solo 37 anni dopo, a Rimini, in un noto ristorante centenario chiamato “Il Gatto Nero”, con piatti di canocchie, lupini e fettuccine al pomodoro.Continua a leggere
Guariti i malati: per Ugo ci vuole la vitella di latte in guazzetto
Mana si diede da fare per rifocillare i guariti dall’influenza virale.
Ugo e i ragazzi dovevano mangiare cibo semplice, non troppo saporito, ma nutriente.
Mana si fece portare un bel pezzo di vitella di latte dal sottocoscia, circa 500 grammi.
Lo legò in modo che fosse ben raccolto, mise nel fondo di una casseruola 30 grammi di carne secca tagliata a fette sottilissime e 30 grammi di burro, con sopra mezzo limone affettato, senza buccia né semi.
Poi pose la vitella per arrostirla, facendo attenzione a non bruciarla per la scarsa umidità nel fondo.
Dopo averla ben dorata, la condì con sale e pepe, la bagnò con un bicchiere di latte caldo e coprì la casseruola con carta da cucina a doppio strato, portando a cottura il pezzo di carne e filtrando il sugo prima di servirla a tavola.Continua a leggere
Lyn e Cerase fanno i compiti
Ruth: “Su, su, ragazzi, presto dovete tornare a scuola con il cascobenlibri e dovete fare i compiti delle vacanze!”
Cerase: “Dove sta scritto che si devono fare, quale legge lo dice?”
Ruth: “Non fare lo sciocco, non c’è bisogno di leggi, i compiti si devono fare e basta!” Cerase: “Allora è una dittatura!”
Ruth: “Dittatura o no, se non li fai stasera, vai a letto senza cena!”
Cerase: “Vado, vado, vado!”
Lyn: “Cerase, prendi il mio cascobenlibri e ricopiali!” Ruth: “Lyn, ti ho sentito! Guai a te se gli passi il tuo cascobenlibri!”
Dopo qualche ora, Ruth torna nel tinello e controlla i compiti di Cerase.
Il tema a piacere è “Un giorno indimenticabile”:Continua a leggere
“Ero andato a trovare, con la cascobenbici, Dindo, un mio amico che abita sotto il poggio di Santa Fiora, in quelle case sospese al terzo piano. La stagione dei fichi era finita, ma lui tirò fuori dalla dispensa un pezzo di salame. In tre morsi e una fetta di pane, sparì nelle mie viscere, ma fu solo l’inizio. Mi portò della marmellata di fichi caramellati, fatta dalla moglie del Bianco. La spalmai su una fetta di pane e ne feci anche il bis. Ripulendo il barattolo, chiesi anche dei dolcetti e il buon Dindo trovò un pacco di biscotti a torciglione. Rimase solo il pacco, come soldatini, li divorai tutti. Mi sentivo un po’ appesantito, la madia e la dispensa erano vuote. Era stata una giornata stupenda!”
Ruth: “Ma, ma… è frutto della tua fantasia o è vero?”
Cerase: “Frutto? I fichi non c’erano più, ma tutto il resto è vero!”
Ruth: “Povero Dindo, gli hai svuotato tutta la dispensa, ora non ti inviterà più!”
Cerase: “Gli farò una improvvisata!”
Lyn: “Anch’io ho finito!”
Ruth: “Fa’ vedere!” Tema: “Una giornata meravigliosa”
“Ero andata con mio fratello Cerase, con il cascobenbici, a trovare un suo amico, che abita sotto il poggio di Santa Fiora… Tornato a casa intasò il bagno!”
Pino: “Chi ha intasato il bagno?”
Ruth: “Sbrighiamoci, ne ho bisogno anch’io per finire di leggere il cascoben7giornale, che parla del caso Boccia Sangiuliano!”
Pino: “(!?)”