Quarata, il pittoresco borgo che pare uscito da un dipinto, vanta ora una nuova attrazione turistica: la Scuola Comunale, ormai ribattezzata “La Giungla di Quarata”.
Da quando l’istituto ha chiuso i battenti, sembra che nessuno abbia trovato il coraggio di affrontare l’incombente pericolo… dell’erba alta.
Gli abitanti del quartiere, armati di smartphone e un pizzico di sarcasmo, hanno documentato l’evoluzione di questo verde spontaneo, che ha avuto la straordinaria capacità di trasformarsi in fieno grazie alla benevolenza dei raggi solari.
Certo, qualcuno potrebbe chiedersi se esista ancora un’amministrazione comunale o se il villaggio sia ormai governato da una forma di anarchia vegetale. ”
C’è un’amministrazione o è il nuovo esperimento di autogestione della natura?” si domandano perplessi i residenti.
E a chi dare torto?
L’erba ormai sfiora i finestroni, mentre insetti e piccoli animali si sono insediati come nuovi custodi di questa “area verde”.
Ma la questione non è solo estetica.
La mancanza di manutenzione non solo riduce Quarata a uno scenario post-apocalittico, ma rappresenta anche un rischio per la sicurezza della comunità.
L’erba alta può nascondere rifiuti, attirare insetti e animali indesiderati, rendendo la zona un luogo di ritrovo non proprio ideale.
Insomma, qualcuno che ricordi che dietro quell’erba ci sono ancora aule che a breve tornerammo ad essere, fucina di menti giovani e brillanti.
I residenti chiedono interventi immediati: un giardiniere, una falciatrice, o almeno un po’ di attenzione.
Ma fino a quel momento, Quarata può godersi il suo nuovo status di “giungla urbana”, magari sperando che, con un po’ di fortuna, Madre Natura decida di fare pulizia da sola.