celgo Arezzo, attraverso una nota del suo capogruppo Marco Donati, ha riacceso il dibattito sul tema delle fondazioni comunali.
Donati ha ricordato l’interrogazione presentata in Consiglio Comunale il 13 giugno, riguardante l’inquadramento giuridico degli organismi istituiti negli ultimi anni.
Ha sottolineato come le risorse gestite da queste fondazioni siano significative, senza che ci sia chiarezza sul loro ritorno effettivo.
“Il sindaco ci disse che non avevamo studiato bene la questione e che la nostra interrogazione era superflua.
Ora, quasi 50 giorni dopo, siamo ancora in attesa di una risposta, il che indica che le nostre preoccupazioni non erano infondate.
Abbiamo sollevato un problema cruciale riguardante la trasparenza e la gestione delle fondazioni InTour e Guido d’Arezzo”, ha dichiarato Donati.
In particolare, per la Fondazione Guido d’Arezzo, Donati ha evidenziato la confusione sulla sua natura giuridica e sulle modalità di nomina dei membri del consiglio di amministrazione.
Ha inoltre menzionato l’incidente riguardante lo spettacolo di Luca Barbareschi, per il quale la vendita dei biglietti è stata molto bassa, e i costi elevati della mostra su Giorgio Vasari, che ammontano a circa 600.000 euro.
“Per la mostra di Luca Signorelli a Cortona, l’investimento è stato inferiore, di 500.000 euro, e buona parte è stata recuperata con merchandising e biglietteria.
Vedremo se lo stesso accadrà ad Arezzo”, ha osservato.
Per quanto riguarda la Fondazione InTour, Donati ha riportato le preoccupazioni espresse dal revisore dei conti, che ha segnalato un aumento del costo del personale e una riduzione della liquidità finanziaria.
“Questi sono aspetti che meritano una seria riflessione”, ha concluso Donati, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e una gestione oculata delle risorse pubbliche.