Era l’anno più lungo di quel 36° secolo, la rotazione terrestre andava a scatti, i giorni erano piu di 24 ore e 37 minuti e qualche secondo, l’anno però era sempre di 365 giorni.
Le notti quindi duravano di più e dalle tombe millenarie, in quel della Transilvania si fece presente lui, il Conte, Principe di Valacchia Da Viad III Tepes, Dracula.
Anche lui con un casboben trasportatore si recava nelle abitazioni sospese al terzo piano, a rendere privi di sangue le povere vittime.
La particolarità era, che in 2100 passa anni, gli era spuntato un corno in testa, lui asseriva che era un dente per l’assaggio, come si faveva nella stagione dei cocomeri, dato che molte vittime risentivano nel sangue del risanamento di Marte ( conciumaia e bottino in corso di sanificazione).
La verità è che la sua Erzsebet Bathory, stanca di aspettarlo la notte sola nel letto, si era data da fare con il proprio cugino Stefano di Bathory.
Veniamo all’azione notturna.
Anche lui con il cascoben poteva andare a destra e a manca, dove gli pareva, alcune volte si buttava sulle briciautonome e i suoi denti sprofondavano sui colli duttili di queste, che sentivano un particolare piacere, tanto da allungarsi ed esporsi alle ganasce del Conte con colli alla Modigliani.
Cosi andò avanti fino a quell’ anno, quando improvvisamente da un giorno all’altro le giornate divennero piu brevi e pure le notti, tanto da coglierlo in una mattina afosa d’estate, con il sol leone, a uscir dal terzo piano e a nulla valse coprirsi con il suo mantello, cenere immediata diventò, come i comuni mortali…..