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Anno 1398: la carestia, anno 1400: la peste

Il gossip di Cesare Fracassi
Dalle lettere dei frati francescani emerge la drammatica testimonianza delle difficoltà economiche e sociali di fine Trecento, tra carestie ed epidemie, con Arezzo in cerca di riscatto.

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Da alcune lettere di frati francescani si capisce lo sfruttamento e il potere del conio della moneta.

Nel 1398 un frate scrive, mandando una “libra” e 10 once di seme di carote ( circa 740 gr) a ringraziamento del paramento liturgico “pianeta” che aveva ricevuto e che aveva reso felici anche tutti gli altri frati.
Il Padre si scusa della pochezza di quanto aveva mandato, in quanto ” non potaria dire con quanta difficulta’ se ne trova: però che( perché) questi fiorentini n’ ‘anno comprato quanto n’ ‘anno trovato e mandato in Firenze, e per certo ce ne mecterano ( ci metteranno) grande charestia”.
E così fu , ma dalla carestia si passa, facilmente alle epidemie, e infatti dopo due anni si ha la peste del 1400, cosa che già 50 anni prima aveva colpito Firenze e parte della Toscana.

i si domanda perché venga la carestia quando la produzione alimentare di una zona non è più sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione. Il grano, i campi, non conviene più coltivarli, l’Europa ci dà soldi per mantenere i pascoli e si importa grano con diserbanti e prodotti chimici dall’estero, per risparmiare sulle emissioni di CO2. Che assurdità!
Diavolo di un verde malefico!

Successivamente, durante il periodo della pestilenza, si fa presente che Arezzo non ha avuto morti, anzi, chi era malato è guarito e la situazione è tranquilla.
Si invita la famiglia che aveva offerto la “pianeta” a trasferirsi ad Arezzo e a trovare casa vicino al convento, dove un po’ di prodotti dell’orto sono sempre genuini.

Storia:
Arezzo, sottoposta a tasse da parte della repubblica fiorentina triplicate rispetto al periodo del vicariato vescovile e senza una propria moneta, viveva di stenti e di elemosine, salvo i nobili e i facoltosi commercianti.
Si dice che Chocchi Albergocti (Checco Albergotti), con le sue merci, riempisse i carri di trasporto diretti a Firenze, al punto che non c’era più posto, neppure per dieci carote!

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Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
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