In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza verso gli operatori sanitari, l’Azienda Usl Toscana Sud Est rivela dati inquietanti sull’incremento delle aggressioni nel 2023 rispetto al 2022.
Arezzo emerge come uno dei centri maggiormente colpiti, con 235 segnalazioni, evidenziando una recrudescenza generale del fenomeno.
(235 Arezzo, 133 Grosseto, 84 Siena)
L’Azienda si impegna a proteggere e supportare il personale, sottolineando un aumento significativo delle segnalazioni, passate da 228 a 452.
I dati mostrano una mancata congruenza tra aggressioni fisiche e verbali, con 442 e 144 segnalazioni rispettivamente.
Il rapporto di aggressioni tra uomini (107) e donne (345) è sovrapponibile alla ripartizione numerica tra sessi dei lavoratori dell’Asl, evidenziando che l’incidenza delle aggressioni non è legata al genere.
Pronto soccorso e Salute Mentale sono i reparti più colpiti, con 126 e 67 segnalazioni.
Il dirigente Antonio D’Urso sottolinea il dovere di proteggere la professionalità degli operatori, affermando che la violenza in ambito sanitario colpisce non solo l’operatore ma anche coloro che sono sotto la sua cura.
Concludendo, si auspica la creazione di una cultura del rispetto reciproco, citando Benedetto Croce e sottolineando che dietro i comportamenti aggressivi spesso si celano paure, soggezione e impotenza.