Ancora una volta, oggi come 77 anni fa, dalle montagne aretine è arrivato un messaggio chiaro e netto.
Centinaia di torce rosse della Brigata XXV maggio hanno illuminato l’Alpe di Poti, ricordando il gesto coraggioso e rivoluzionario di quei partigiani aretini che nella notte di quel 25 maggio del 1944 si opposero alla ferocia dell’esercito nazifascista, sfidando il proclama che ne voleva la resa.
Oggi più che mai, non solo il valore della memoria deve essere strenuamente difeso, ma è necessario
rimarcare con forza, sempre e ovunque, l’origine antifascista della nostra Costituzione. A pochi giorni di distanza dalla manifestazione della destra estrema di Roma, alla quale hanno partecipato anche elementi del neo-fascismo aretino, ricordiamo che il nostro territorio è medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana; che il testimone lasciatoci da Pio Borri, Licio Nencetti, Sandokan,London, Fulmine, Pantera e tutti gli altri combattenti è saldo nelle nostre mani e che i fuochi della Resistenza non si spengeranno mai.
Ora e sempre Resistenza!
Brigata XXV maggio