Rupofobia, la paura dello sporco

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Deriva dal greco ‘rùpos’ che significa ‘sudiciume’ e ‘phóbos’, fobia-paura.
Con il termine rupofobia viene indicata la paura nei confronti dello sporco e, più in generale, di tutto ciò che non è igienico.
Detta anche la sindrome di Pilato, in riferimento alla mania di lavarsi frequentemente le mani.
Se l’impulso all’igienizzazione non viene appagato, il soggetto può accusare una sensazione di insoddisfazione e ansia.

Nei casipiù lievi la persona è molto attenta all’igiene e all’ordine equalora non vi fossero, avvertirebbe un senso di disagio generalizzato.
Le forme gravi, assumono comportamenti rituali e ossessivi: lavare continuamente le mani, indossare guanti, mascherine e altri dispositivi, disinfettare ogni oggetto.

A lungo termine la persona potrebbe accusare sintomi come nausea, vomito, mal di testa, tremori, brividi, sudore freddo, vampate di calore, formicolio, prurito, senso di pressione o dolore al petto, secchezza delle fauci, diarrea, vertigini, tensione muscolare, confusione mentale.
Questa fobia incide pesantemente sulla vita del malato e, spesso, evolve in schizofrenia o depressione.
Inoltre l’uso continuo e prolungato di detergenti per la pulizia della casa può dar luogo a dermatiti irritative.

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