Le cose sono tre: o i turisti, prima di venire ad Arezzo imparano l’aretino meglio degli aretini, o si travestono da immigrati e vanno a Saione, o gli aretini hanno bisogno di farsi correggere la vista.
L’assessore Marcello Comanducci è stato chiaro: i turisti ci sono eccome, solo che non si vedono.
Per vederli non si deve andare per Arezzo, tanto meno in piazza Grande, in piazza San Francesco, in Duomo, per non dire di San Domenico.
Bisogna andare negli agriturismi, dove stanno ben nascosti.
E se escono, prendono la macchina per andare a vedere Firenze o Siena.
A dirla tutta, s’è fatto la pappa pei coglioni.
Come si fa a snidarli dagli agriturismi e portarli ad Arezzo?
Sembra facile, ma Comanducci non s’arrende e a chi gli chiede sulla Nazione come si potrebbe fare, risponde che questa è una bella sfida. “ma dice – se non si riesce a fargli fare neanche trenta chilometri, addio”.
Eppure non è mica tanto difficile: basta fare un Back in Time tutti i giorni tutto l’anno.
Senza dimenticarsi delle salsicce.